Cane spaventato dai rumori: cosa fare e come comportarci?

Scriviamo un articolo sul cane spaventato dai rumori per approfondire un argomento già toccato nel post sui botti di capodanno.

Lo scriviamo per abbracciare un concetto più ampio che è quello del rapporto tra i cani e i rumori forti ed improvvisi.

Infatti molti proprietari si stupiscono del fatto che il loro beagle è sensibile solo a certi tipi di rumori, a certe intensità, e magari rimane impassibile durante un temporale. Oppure è terrorizzato dai petardi ma non batte ciglio vicino al camion della spazzatura che vuota i cassonetti con grande frastuono.

Cane spaventato dai rumori: il meccanismo del suo udito fa la differenza

Queste apparenti stranezze partono prima di tutto da un fatto che sappiamo già.

Cioè, l’udito dei cani è molto più sensibile di quello degli umani.

In particolare, le frequenze che noi riusciamo a sentire sono quelle di una fascia di suoni che possiamo chiamare “media”, mentre i cani riescono a percepire molto meglio e con molta più sensibilità le alte frequenze.

Fonte: http://www.cochlea.org/

Sembra poco, ma sulle alte frequenze la differenza tra cani e umani è abissale. I nostri amici sentono suoni di frequenza più che doppia rispetto a quella più alta che qualsiasi umano può percepire!

Poi, c’è da considerare anche la sensibilità.
Le loro orecchie sono mosse da muscoli più sviluppati e numerosi di quelle umane, ed ecco che completiamo il quadro di questo meccanismo di percezione dei suoni così raffinato.

Con uno strumento così delicato e sensibile è normale che tutti i cani reagiscano pesantemente a rumori forti ed improvvisi.

Il contributo della selezione

Nel corso dei secoli sono state selezionate razze con più o meno sensibilità a questi suoni, però le differenze nella parte fisica dell’orecchio non sono così marcate tra una razza e l’altra.

Ciò che veramente fa la differenza è l’atteggiamento e la tolleranza mentale che il cane ha verso questi rumori.

Infatti potremmo pensare che il beagle sia abituato quasi “geneticamente” agli spari, siccome è un segugio che nella Storia ha lavorato a fianco dei cacciatori.

In realtà non è così. Tutto dipende dal fatto che ad ogni cane deve essere insegnato a sopportare una certa quantità di rumori forti ed improvvisi.

Sono davvero pochi quelli che “per natura” rimangono impassibili di fronte ad esplosioni, botti o colpi improvvisi.

A tutto questo dobbiamo aggiungere il carattere del singolo cane e se in passato ha subito traumi legati ad un certo tipo di rumore.

Quindi, il quadro generale non è semplice perché possono entrare in gioco paure e malesseri che si sommano al disagio di percepire rumori così sgradevoli.

razza beagle foto

Cane spaventato dai rumori: come fare per migliorare la situazione?

Adesso parliamo di uno dei sistemi per insegnare al cane a sopportare In modo accettabile i suoni che li impauriscono.

E’ quello della desensibilizzazione associata al rinforzo positivo.

Probabilmente molti ne hanno già sentito parlare.
Esistono delle registrazioni con tutti i suoni più comuni che possono spaventare un cane, ad esempio motori, tuoni, frenate improvvise di auto, sirene, schiamazzi, petardi, spari, eccetera.

In un ambiente rilassato e controllato si inizia impostando un volume molto basso, premiando il cane ogni volta che lo ascolta rimanendo tranquillo.

Pian piano il volume si aumenta e il cane viene sempre premiato se rimane calmo.

In questo modo si associa una sensazione molto positiva con questi suoni e normalmente questa associazione rimarrà anche nel tempo.

Appena il cane dà il minimo segno di disagio o paura bisogna fare un passo indietro e con pazienza abbassare il volume, lasciandogli il tempo di metabolizzare queste esperienze con i suoi ritmi. Anche in questo caso la pazienza gioca un ruolo essenziale!

Purtroppo però non sempre è così facile insegnare ad un cane a sopportare questi rumori. Molti cani portano con sé sia per motivi ereditari sia per esperienze che hanno vissuto in passato l’impossibilità di abituarsi a questi rumori molesti.
Così anche dopo l’allenamento di cui abbiamo parlato avranno sempre una grande paura e mostreranno enorme disagio di fronte a questi stimoli.

Se vediamo che il nostro beagle ha reazioni esagerate a questi rumori ed è a disagio anche dopo questo tipo di allenamento, fermiamoci perché rischiamo di fare più danni che altro.

Rivolgersi ad un esperto

In questo caso è necessario rivolgersi a un veterinario comportamentalista perché solo questa figura sarà in grado di agire su determinate leve della psicologia del cane.

In più per un breve periodo iniziale potrà aiutarsi con dei rimedi fisici o farmacologici, ad esempio prodotti basati su feromoni, sostanze che richiamano ricordi del periodo dell’allattamento o giubbotti che esercitano una pressione sul corpo del cane sviluppando un effetto anti-ansia. Ci sono poi veri medicinali ansiolitici da usare nei casi più gravi che il veterinario comportamentalista potrà ritenere di usare.

Usiamo il buonsenso!

Come proprietari responsabili non dimentichiamo mai che abbiamo il dovere di usare il buonsenso e non sottoporre il nostro beagle a stimoli inutilmente dannosi ed esagerati.

Se vediamo che trema di paura portandolo alla fiera del paese, cerchiamo di non forzarlo ad andarci a tutti i costi.

Oppure se ci ritroviamo all’improvviso in una situazione piena di rumori molesti che non possiamo evitare come un temporale, un cantiere inaspettato, eccetera, cerchiamo di dare il giusto conforto al nostro cane.

“Giusto conforto” significa evitare di aumentargli l’ansia parlando di continuo, accarezzandolo eccessivamente oppure prendendolo in braccio.

Mostriamogli semplicemente che siamo presenti al suo fianco. Stiamogli vicino senza inondarlo di parole inutili e cerchiamo di uscire da quella situazione il prima possibile.

Se ci armiamo di pazienza e vogliamo veramente dare al cane la possibilità di imparare a gestire questo disagio, le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare e anche il nostro beagle sarà in grado di godersi una vita più tranquilla accanto a noi.

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