Il flagello dei bocconi avvelenati: cosa fare?

bocconi avvelenati foto

Ogni anno si ripetono tante storie nel mondo cinofilo online.
Una di queste è la triste carrellata delle migliaia di segnalazioni su ritrovamenti di bocconi avvelenati in giro per ogni parte d’Italia.

Con rabbia e disgusto crediamo che quest’ultimo dettaglio sia utile anche agli avvelenatori, che di nascosto copiano “ricette” ed ispirazioni, tanto nessuno li punirà mai.

Quindi, in questo articolo desideriamo raccogliere qualche indicazione generale che può esserci utile se il nostro beagle dovesse avere a che fare con un boccone avvelenato. Questa eventualità non l’auguriamo a nessuno, ma proprio a nessuno, neanche al nostro peggior nemico.

Fonte: trevisotoday.it

Cominciamo con un’informazione che chiedono in molti, cioè…

Che tipi di veleno vengono usati?

Naturalmente c’è l’imbarazzo della scelta.

Così come il proverbio dice che la mamma dei cretini è sempre incinta, allo stesso modo la mente di un criminale è sempre pronta a partorire idee per rovinare la vita degli altri.

In linea di massima troviamo bocconi avvelenati di tipo “chimico”, dove il danno è provocato da particolari sostanze, e di tipo “fisico”, in cui il delinquente inserisce oggetti taglienti o pericolosi che spera vengano ingeriti dalla vittima.

Tra le sostanze chimiche più comuni troviamo lumachicidi, topicidi, insetticidi, larvicidi, diserbanti. Tra questi, spiccano alcuni principi attivi come la stricnina, il metaldeide e il Coumadin (famoso anticoagulante usato per uccidere i topi).

Invece, tra gli oggetti pericolosi più usati nei bocconi avvelenati ci sono chiodi, vetro, lamette e schegge metalliche.

Come abbiamo detto, questa è solo la punta dell’iceberg.

Bocconi avvelenati: quali sono i sintomi più comuni dell’avvelenamento?

Spesso possiamo accorgerci abbastanza presto che c’è qualcosa che non va.

I sintomi più comuni sono:

  • grande emissione di bava;
  • guaiti (dovuti a dolori lancinanti);
  • tremori;
  • perdita di equilibrio;
  • difficoltà a camminare (o a stare semplicemente in piedi sulle quattro zampe);
  • convulsioni;
  • improvvise difficoltà respiratorie.

Però non illudiamoci, c’è anche la possibilità che non succeda proprio nulla se non quando è troppo tardi.

E’ il caso del topicida, che a causa del suo principio attivo anticoagulante spesso provoca numerose emorragie interne (i criminali infami prendano nota).

Per accorgersi in tempo dell’avvelenamento servono esami del sangue e, nel caso, cominciare subito una terapia a base di vitamina K per contrastare l’azione anticoagulante del veleno.

Cosa possiamo fare per difenderci?

Il consiglio che si dà (parliamone anche con il nostro veterinario) è quello di portare sempre con noi una delle due sostanze più famose per provocare il vomito al cane.

1) Comune sale da cucina, da far ingerire al cane nella misura di un pugno.
A volte si è rivelato più comodo il sale grosso. In ogni caso, ci vuole sempre una certa dose di polso e sangue freddo per infilare il sale in gola al nostro amico.

OPPURE

2) Acqua ossigenata, da far ingerire al cane attraverso un cucchiaio. La quantità è di circa due cucchiai, ma varia a seconda della taglia e delle condizioni del cane, per cui è fondamentale parlarne con il veterinario.
C’è anche chi tiene con sé una siringa senza ago con la quantità di acqua ossigenata sempre pronta per essere “sparata” velocemente nella gola del cane.

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ATTENZIONE: o una, o l’altra sostanza. Non diamo mai al cane sia sale che acqua ossigenata!

E naturalmente subito dopo averlo fatto vomitare, corriamo dal veterinario, se possibile portandogli parte dell’esca che ha ingerito, in modo che possa controllarla e decidere se è il caso di agire con ulteriori terapie ed esami.

SUPER-ATTENZIONE!

Il vomito va indotto SOLO se il cane ha ingerito un veleno, MAI quando ad essere ingeriti sono oggetti pericolosi o taglienti!!! In questo caso si peggiorerebbero i danni, provocando gravi lesioni allo stomaco e all’esofago dovute alla risalita degli oggetti.

Bocconi avvelenati: la raccomandazione-madre

E’ quella principale, che mettiamo per ultima proprio per fare in modo che si ricordi meglio: dobbiamo tenere sempre sotto controllo il nostro cane e non lasciarlo mai libero in zone “sospette” o dove si sono già verificati casi di avvelenamento o ritrovamenti di bocconi avvelenati.

Per sicurezza, cerchiamo con tutte le forze di non fargli mai ingerire nulla da terra, perché ormai la fantasia degli avvelenatori non ha più confini e, ad esempio, si sono trovati anche comuni biscotti per cani che contenevano veleno.

Fonte: giornaletrentino.it

Alcuni consigliano la museruola. Sì, certamente è utile ed anche noi la consigliamo come misura estrema per chi abita in “territorio di guerra”.

A patto però di farla indossare al cane per tutto il tempo della passeggiata nella zona pericolosa, ridimensionando molto l’interazione con l’ambiente e gli altri cani e, di conseguenza, anche i benefici delle uscite quotidiane.

Non parliamo poi di quelli che si sono ritrovati bocconi avvelenati in giardino. In questo caso? Dovremmo lasciare la museruola addosso al cane tutto il giorno, anche in casa sua?

Vedete? Alla fine se un codardo delinquente non vuole più cani al parchetto i suoi metodi funzionano. E la passa pure liscia.

Sì, a volte qualcuno viene individuato e denunciato. Ci piacerebbe sapere, però, come è andata davvero a finire, se ha cambiato le sue idee ed i suoi comportamenti verso cani e società.

Ci piacerebbe sapere se è davvero un pericolo in meno per chi ha scelto di vivere con un cane.

Perché le ferite provocate dallo strazio di chi si ritrova il proprio amico avvelenato, quelle non le mette a posto nessuno.

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18 commenti su “Il flagello dei bocconi avvelenati: cosa fare?”

  1. Ciao a tutti oggi purtoppo devo sfogarmi perché il mio beagle otto di un anno mi ha lasciato ,erano tre giorni che non lo trovavo cercandolo da tutte le parti dove era solito andare quando riusciva a sgaiettolare fuori dal cancello di casa non appena si apriva e veniva qualcuno .purtroppo questa volta non è andata così .l ho trovato domenica in un terreno a confine con il mio ormai morto e gia scomposto mi sono accorto perché sentivo una puzza di animale morto e dopo tanto girare l ho trovato .Non posso descrivere l angoscia e il grande dolore sia io che mio figlio di 15 anni non ce la facevamo a contenere le lacrime e purtroppo è capitato proprio a noi ,penso che sia stato avvelenato anche lui perché stava in grande forma e poi era conosciuto da tutti nel vicinato ma come sempre c é sempre qualcuno che non ama questi animali. Ora con il segno di poi forse io vorrei suggerirvi di mettere un GPS al cane così che anche se non ce la dovesse fare a tornare a casa in tempo almeno voi lo potete localizzare e magari salvarlo perché penso che lui stava cercando di tornare a casa ma ad un certo punto si sia bloccato a terra e che abbia sofferto .se avesse avuto il GPS l avrei localizzato e magari salvato.dimenticavo ho un altro figlio di 5 anni Cristian che ancora lo cerca e la sua frase classica è (otto vieniiì) grazie a tutti per questo forum che ho sempre seguito.

  2. non ci crederete ma durante una passeggiata nelle vicinanze ho trovato alcuni cartelli che indicavano il divieto ai cani avvertendo che era stato messo del topicida e di usare vitamina k come antidoto… magari solo fumo ma decisamente da far venire la pelle d’oca….. ma possibile che la gente possa farlo?

    1. Il lato positivo è che almeno hanno avuto l’accortezza di avvertire i proprietari di cani della presenza di veleno per topi, di solito la gente sparge il veleno e se ne frega alla grande se per caso viene ingurgitato da altri animali… :-/

  3. Articolo assolutamente da leggere: consigli perfetti e precisi. Bisognerebbe inasprire le pene in maniera pesantissima per questi vili e criminosi comportamenti.
    Ottimo articolo comunque! Complimenti.

  4. porto ogni giorno la mia zoe in giro ,cambiando anche percorso ,sono sempre attenta a cio che trova per strada togliendole spesso cartacce e oggetti vari dalla bocca . Premetto che lei ha cinque mesi quindi e’ in piena fase orale . La mia paura inoltre e’ quella di non riuscire a riconiscere un eventuale bocconcino trappola …generalmente sotto che forma si presentano ?. Grazie .

    1. Ciao Stefania, generalmente per i bocconi avvelenati viene utilizzata della carne, pertanto di solito si possono trovare sotto forma di polpette oppure piccole salsicce o veri e propri pezzi di carne al cui interno è nascosto il veleno. Se fai una ricerca su google immagini con parola chiave “bocconi avvelenati” puoi farti un’idea più precisa.

  5. Interresante l’articolo! Molti, come anche me, non ci pensano a queste cose. Continuate così! Ci date un sacco di consigli 🙂

  6. Sì, purtroppo la ferita resta… Agata è morta a causa del lumachicida e solo leggere il vostro articolo mi ha già fatta piangere.
    Nel mio caso fu un incidente, ma chi lo fa apposta dovrebbe assaggiarne un pò del dolore che provoca.
    P.s. non usate il lumachicida se avete un animale! La meyaldeide provoca danni terribili e non ha antidoto. Sulla scatola c’è scritto “repelle gli animali domestici”.. non è vero: il cane lo sente, lo trova appetibile, e lo mangia.

    1. Da una decina di giorni a questa parte, una o due volte al giorno, il nostro Beagle ha proprio i sintomi descritti. Lo stiamo controllando ogni volta che esce, e siamo certi che non mangi niente quando è fuori. Ha fatto radiografia, ecografia e analisi del sangue con lieve aumento ALP e diagnosi di probabile pancreatite. Ormai sono passati 6 giorni dall’assunzione di Spiroxan e Meloxidyl, ma i sintomi continuano a ripetersi. Qualcuno ha avuto esperienza simile? Grazie

      1. Ciao Alessandra, per fortuna noi non abbiamo avuto esperienze simili! Però così a logica verrebbe da pensare che i sintomi non siano legati ad un avvelenamento (se fosse così si sarebbero già risolti, in un modo o nell’altro), ma a qualcos’altro, magari di tipo neurologico. Esattamente quali sono i sintomi di cui parli? Quanto ha il tuo beagle?

        1. Il beagle ha 6 anni. In modo apparentemente casuale, prima inizia a camminare a testa bassa, poi si siede con lo sguardo perso nel vuoto, trema, si sdraia, respira affannosamente con emissione di bava come d’estate, emette guaiti. A questo punto non è in grado di camminare nè tantomeno di salire o scendere un gradino (se non con guaiti lancinanti). Fortunatamente, nel giro di qualche decina di minuti, ritorna quasi completamente normale (sale e scende le scale di corsa, ma gli rimane la paura di scendere dal divano o dalla macchina).
          Anche in clinica sono orientati per un problema neurologico. Speriamo i prossimi esami indichino la soluzione di questo malessere.
          Grazie per l’interessamento

          1. In effetti da ciò che descrivi sembra proprio un problema neurologico oppure potrebbe avere un’ernia o qualcosa del genere. Fai attenzione se per caso fa anche degli scatti in avanti con la testa, è un sintomo tipico dell’epilessia Lafora, malattia tipica dei beagle che si manifesta solitamente dopo i 5 anni di età (qui puoi trovare maggiori informazioni: http://www.beaglelafora.it/). In bocca al lupo!