Picchiare il cane: ecco perché non serve a niente

picchiare il cane foto

Qualche anno fa facevamo spesso due chiacchiere con un vicino di casa, che viveva con una simpatica meticcia piuttosto anziana, chiamiamola Lilly. Molte volte ci capitava di incontrarlo verso sera, mentre si prendeva cura del giardino. Siccome in zona c’erano parecchi gatti, quello era proprio l’orario in cui uscivano per le esplorazioni serali.

Immancabilmente, succedeva l’inevitabile. Un gatto passava a mezzo metro dal cancello e la cagnolina si esibiva in qualche abbaio più intenso del solito.

Il vicino non apprezzava e le diceva: “Zitta, basta!”, ma non succedeva nulla.

Così interrompeva quello che stava facendo, le si avvicinava e >pac!<, le mollava uno scappellotto sulla coscia continuando a rimproverarla. Lilly si ammutoliva, abbassava le orecchie e si accucciava mentre la coda accennava qualche leggero movimento.

Quando ritornava alle sue faccende, le parole del vicino suonavano più o meno così: “Lei lo sa che non deve abbaiare ai gatti, eppure è sempre la stessa storia. Ma io gliele do’, e lei capisce sai! Vedi, adesso, come se ne sta lì buona in un angolo?”

Abbiamo visto questa scena decine di volte, sempre uguale.

1) gatto che passa
2) cane che abbaia
3) scappellotto
4) cane che “ha capito” e si mette “buono lì in un angolo”.

Contrariamente a quello che si può pensare, questa persona non era un maltrattatore di animali, almeno secondo il senso comune. Quando puniva il cane “gliele dava piano”, “non gli faceva male” perché “quando ci vuole ci vuole”.

È anche la ragione per cui abbiamo scritto “scappellotto” e non “botte”.
Quasi tutti quelli che basano il rapporto con il proprio cane sui rimproveri e le punizioni fisiche, si mettono in pace la coscienza dicendo che “lo colpiscono piano”.

Con questa persona eravamo in buoni rapporti, e più volte abbiamo cercato di fargli capire che facendo così la sua cagnolina non imparava niente, ma la cosa non sembrava interessargli.

Evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto se in più di 10 anni tutte le volte che passava un gatto questa persona si doveva alzare e andare lì a dargliele.

La cagnolina era scema? Dimenticava subito la lezione? Il vicino la colpiva troppo piano?

Niente di tutto questo.

Semplicemente, il fatto che non sia cambiato niente in così tanto tempo è la prova lampante che picchiare il cane è un metodo che non funziona.

In altre parole, siamo arrivati alla prima risposta di questo articolo.

Se si picchia il cane, lui non impara nulla.

Buttando per un attimo l’etica nella spazzatura, questa è la prima ragione per cui non si dovrebbe mai picchiare il cane, anche in modo leggero. Con gli scappellotti, le botte, le pacche con il giornale, ecc. il cane non apprende e, se vogliamo insegnargli qualcosa, non è un bel modo di cominciare.

Magari con la punizione blocchiamo istantaneamente il cane durante l’azione che riteniamo sbagliata, e questo ci illude che l’animale abbia capito.

Ma sul lungo termine l’apprendimento non avviene, e la prova è che i cani dei proprietari “picchiatori” continuano a comportarsi nel modo non desiderato dai loro umani (che continuano a punirli…).

Ecco perché si consiglia di premiare il cane quando si comporta bene, nel modo che riteniamo corretto.

Per molte persone è difficile crederlo.

Del resto, tanti umani sono così esaltati dal rimproverare e dal punire con le mani, che per loro pensare a un’alternativa è inconcepibile.

In realtà le prove sono sotto gli occhi di tutti. L’unica cosa che si insegna dando continuamente delle botte è odiare o avere paura.

Come non si è mai sentito nessun genitore onesto dire: “Picchio sempre mio figlio e adesso è un ragazzo felice”, allo stesso modo nessun proprietario onesto potrà mai dire: “Picchio sempre il mio cane, adesso è contento di starmi vicino”.

E con questo ci colleghiamo alla seconda risposta di questo articolo.

Un cane è capace di ragionamenti e comportamenti estremamente raffinati. Può darci moltissimo, come noi possiamo dare moltissimo a lui.

Si merita di più

Per questo si merita una vita più appagante del “mettersi buono lì in un angolo”.
Una vita da condividere in pieno con i propri umani, imparando quello che serve per districarsi nel mondo moderno.

Questa vita non può essere costruita sul timore. Non può basarsi sul picchiare il cane come metodo principale per relazionarsi con lui (e pretendere anche di insegnargli qualcosa).

Il cane si merita di apprendere, provare sensazioni ed emozioni non strozzate dal laccio della paura.

Certo, se un proprietario si accontenta di avere una specie di essere che “si mette buono lì in un angolo”, potrebbe anche andargli bene basare la relazione sugli schiaffi, per quanto inaccettabile e irrispettosa.

Ma chi sceglie di vivere al 100% il legame con il proprio cane, sa che con la paura si va poco lontano. Non si costruisce una vera relazione, non si raggiungono risultati e al massimo si ottengono una stima ed un rispetto falsi.

Sappiamo bene che a volte quando il beagle fa qualche disastro vien voglia di dargli una bella pacca sul sedere.

Però teniamo presente che, con il picchiare il cane, forse scarichiamo la nostra frustrazione ma lui non impara un bel niente. E siamo punto e a capo.

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59 commenti su “Picchiare il cane: ecco perché non serve a niente”

  1. Proprio oggi, mentre ero al parco con la mia Sandy che correva e giocava coi suoi amichetti, una signora molto gentile e perbene con gli umani, ha preso il guinzaglio, l’ha piegato in due e ha dato una decina di frustate al suo cane, che aveva giusto fatto un po’ di casino per proteggere la sua sorellina. La scena mi ha profondamente disturbata. Trovo che sia un metodo barbaro di educare il proprio animale. E comunque io non sarei proprio capace di alzare le mani sulla mia Sandy, come non l’ho mai fatto coi figli

    1. Ciao Paola, che dire… con noi sfondi una porta aperta, siamo assolutamente d’accordo con te! La violenza non risolve niente a livello educativo, è solo un atto di prepotenza fine a se stesso utile esclusivamente allo sfogo delle frustrazioni umane. Spiace per quel cagnolino.

  2. Sono pienamente d’accordo con te però se i NO non hanno riscosso il successo sperato, quando preso sul fatto e naturalmente senza fargli del male, credo che non si debba scartare a priori anche questa strada. Il tempo sarà giudice.

  3. Ci si può rifare agli insegnamenti della Natura?
    Mi spiego meglio, se un cane addenta un riccio, poi ci penserà più volte prima di farlo ancora!
    Con questo non voglio dire di picchiare il cane ma se viene preso sul fatto credo che non sia del tutto inutile sgridarlo e farglielo capire anche con qualche scappellotto, ovviamente senza fargli del male.

    1. In questo caso un bel “No!” sarà più che sufficiente, perché ricorrere agli scappellotti? Se vuoi che il tuo cane ti prenda come figura di riferimento, da rispettare e da ascoltare, devi avere la sua piena fiducia e non è certo con la violenza che la si conquista.

  4. Buongiorno ho 2 Bichon frises morgana 6 anni e Thea 8 mesi che e un Vero personaggio si sveglia la mattino di buon ora e iniziaa giocare e attaccare con morsi sotto le orecchie la piu grande che nn reagisce e subisce tutta l énergia di questacucciola che abbaia parecchio con un tono a decibel a palla cerchiamo di educarla dicendo di fare silenzio con la gestualita’ della mano e con un tono di voce fermo e diretto, a volte funziona a volte no, qualche scapellotto parte ma poi mi pento tutta la giornata e quando rientro a casa la festa continua piena di baci e feste. A diffenza della piu grande che e ‘ Morgana che sin da piccola abbaiava poco Thea e veramente una pila , abbaiano entrambe quando sentono rumori nel pianerottolo,: la notte dormono tranquille tutte e due.
    E stata sterilizzata da poco,,
    Cosa possiamo fare perché abbaiii di meno
    cosi anche la porto a spasso ho i. Giro in macchina a volte e’ u o stereo pionneer

    Grazie per la vostra disponibilta’ ed essere all ‘ascolto per consigli utili per i nostri beniamini Amati

    1. Ciao Fabrizio, è normale che la cucciola sia così esuberante e piena di energie e voglia a tutti i costi ingaggiare nel gioco la cagnolina adulta, che invece ormai ha passato quella fase e adesso è più calma e tranquilla. Quello che puoi fare è far sfogare di più la piccola con passeggiate e giochi con altri cani, possibilmente della sua età e della sua taglia, in modo che una volta a casa sia più serena e appagata e non abbia tutte quelle energie da sfogare che poi sfociano in abbaiate senza sosta. I “no” e gli scappellotti in questo caso non funzionano, anzi non fai che aumentare la sua frustrazione. Devi capire qual è la causa del suo comportamento e partire da lì per risolvere il problema, eventualmente puoi rivolgerti ad un bravo educatore.

  5. il mio cane ha 9 mesi èd è un pincer nano è sempre stato un po furastico ma nei limiti , quando era più piccolino me la faceva sempre sulla traversina ora che è cresciuto me la fa dappertutto e ho iniziato a sgridarlo , dandogli degli schiaffoni sul sedere , e da lì che ha iniziato ad avere paura di me , mi cerca giochiamo ma anche nel bel mezzo del gioco si intimorisce e fa la pipì sul letto o dovunque stia in quel momento aiutatemi non so cosa fare ……

    1. Ciao Omar, a questo punto è necessario lavorare su due fronti: riguadagnarsi la fiducia del cane e ricominciare da capo con l’educazione ai bisogni insegnandogli a sporcare solo ed esclusivamente fuori di casa. Le traversine sono fatte di un materiale simile al tessuto, pertanto se il cane si abitua ad usarle, non è raro che poi inizi a sporcare su qualsiasi superficie di vagamente simile come tappeti, divani e letti. Purtroppo l’unico consiglio sensato che possiamo darti è di contattare un bravo educatore e farti seguire personalmente in questo percorso, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto relazionale con il tuo cane. In bocca al lupo!

  6. molto bravo ed anche chiaro, anche se non sono completamente d’accordo sulla aggressività dei cani picchiati ( mi smentisco, ho avuto moltissimi cani ma uno solo così aggressivo che se lo picchiavo continuava ad aggredire). DOMANDA Mia figlia ha 2 pastori tedeschi che tiene in casa. Quando vado a trovare mia figlia , loro mi saltano addosso per farmi le feste e mia figlia non vuole e li percuote con le mani. Loro se ne fregano
    Grazie

  7. Marco di Varese

    Bisogna pur dire che i Beagle sono una delle razze più stupide. Ho un Jack Russell e capisce benissimo quando certe cose non le deve fare

  8. La mia Emma compirà 8 anni ad ottobre, li compiremo insieme il 18 ottobre…..ha una testa dura come il cemento, ma io lascio perdere e siamo felici lo stesso. Siccome non ha mai fatto guai, abbaia solo se un estraneo arriva al cancello o se sente i cinghiali(….per fortuna il giardino è recintato se no lei si avventerebbe contro di loro che potrebbero ucciderla (ho già visto cani squarciati dalle zanne dei cinghiali, che il veterinario ricuce distesi sotto anestesia tra le braccia dei padroni…..non ho mai picchiato Emma come non ho mai picchiato mio figlio, non è nel mio vocabolario il verbo picchiare ….. invecchiando è sempre più abitudinaria ed io non vedo perchè dovrei alterare il suo modo di essere, la curo, la amo, andiamo a camminare, più passano gli anni e più é legata a me, e la mia ombra, ma io sono felice così…..

  9. Salve Simona, ho una beagle di un anno, lei come tutti i beagle è vivace e testarda. Io fin da cucciola, l’ho educata con la voce, con qualche volta una pacca sul sedere, ma non esageratamente. A volte però vado in panico perché mi sembra che, nonostante sia io il capo branco, lei mi ubbidisce a regola, a volte magari quando esce poco, si scatena all’improvviso, si mette a scavare nei divani, abbaia. Io la sgrido perché succede a sera tardi, ma lei nulla. Cosa dovrei fare? È giusto sgridarla o dovrei ignorarla?

  10. come posso fare ad abituare ila mia beagle di otto mesi sempre chiusa in cucina dove ha fatto danni enormi e noi per paura che i danni possano coinvolgere tutta la casa.. Ora capisco che non può continuare così cosa faccio

    1. Innanzitutto CIAO. Se, come dici tu, la tua beagle è “sempre chiusa in cucina”, è proprio questo il problema ed è logico e normale che faccia danni! Prima di tutto devi occuparti di soddisfare quotidianamente i suoi bisogni fondamentali di movimento e socialità e poi puoi concentrarti sull’abituarla al confinamento. Il beagle è un cane attivo ed energico e se non riesce a sfogare le sue energie in attività salutari, ecco che si sfogano in comportamenti sbagliati come abbaiare, morsicare, distruggere, ecc… Se vuoi una vita serena per te e per il tuo cane devi capire quali sono le sue esigenze ed impegnarti a soddisfarle, dopotutto sei tu che hai scelto proprio un cane come il beagle! Ti consigliamo di leggere attentamente gli articoli del nostro sito, in particolare quelli appartenenti alla categoria “Carattere Beagle” e si scaricare e leggere i nostri special report “Beagle ribelle? No, grazie!” e “I 4 pilastri del cane sano” che puoi scaricare gratuitamente all’indirizzo: https://www.amicobeagle.it/beagle.html.

  11. Il mio beagle ha poco più di un anno e quando lo porto fuori comincia a tirare ecc se lo sgrido mi ringhia contro e qualche volta mi fa male mi potreste aiutare

  12. Ieri sera ho letto ogni commento di questo thread e confesso di non aver capito ancora: qual è il modo giusto in cui avrebbe dovuto comportarsi il vostro vicino?! Solo ieri notte, durante l’ultima passeggiata con Tobia (di un anno) lo ho fatto entrare in un recinto piccolo dove portano altri cani nel quale, purtroppo, ha scovato un osso di maiale. Sono – impazzita – 20 minuti a fargli ogni tipo di richiamo/vocina/postura e rincorrerlo ma niente,appena mi fermavo cercava di godersi la “leccornia” inaspettata. Ho davvero perso la pazienza e appena sono riuscita a prenderlo e levargli la cosa di bocca lo ho portato a casa ignorandolo COMPLETAMENTE.A voglia cercare di insegnargli i comandi advanti ad un osso da rosicchiare 🙁 che frustrazione!!

  13. Ciao il mio cane oltre ad avermi distrutto il giardino ha anche l’hobby della cucina. Io non ne posso più. Ha quasi 10 mesi e ammetto di aver usato il giornale per farlo smettere. Quando sono in cucina a preparare lui è in piedi su due zampe che annusa e vuole tutto dalla tavola, dai fornelli dal piano lavoro. Ho provato a premi arlo con il croccantino ma poi lui si mangia il croccantino e ricomincia pegguo di prima. Cosa si può fare? Grazie ciao Loretta

    1. Ciao Loretta, a questo punto dovresti provare a tenerlo fuori dalla cucina (chiudendo la porta o installando un cancelletto per bambini o mettendo lui in un’altra stanza) mentre fai da mangiare, sarai meno stressata tu e sicuramente meno stressato anche lui.

  14. Ciao…il mio problema è che la mia piccola carrie di 4 mesi quando viene rimproverata soprattutto se dopo un momento di gioco in cui è eccitata mi abbaia contro e si nasconde sotto il tavolo mostrando i denti, poi inizia a correre per tutta casa cercando (credo)di attirare la mia attenzione io cerco di ignorarla..ma non vedo molti cenni di miglioramento.Altre volte invece reagisce al riprovero mordendo oggetti(tipo divano) e ringhiando o meglio una specie di lamento .Tutto cio avviene solitamente la sera quando lei è cmq molto stanca quindi in parte associo questo comportamento alla stanchezza della giornata trascorsa e in parte al fatto che è una testarda e vuole sempre averla vinta!!!! Help me!!!Grazieeeee

    1. Ciao Martina, quello che descrivi è un atteggiamento molto comune nei cuccioli più scatenati, noi li chiamiamo i “5 minuti di follia del beagle”! Spesso i cuccioli dopo la passeggiata o dopo aver mangiato sono molto “carichi” e devono trovare un modo per sfogare le loro energie e quindi iniziano a correre per la casa come dei pazzi, a mordicchiare tutto e tutti, abbaiare, montare e chi più ne ha più ne metta. In questi casi quello che dovresti fare è incanalare le sue energie in attività più costruttive, finchè questi attacchi di follia non scompariranno. Intanto, assicurati di fargli fare la giusta quantità di movimento ogni giorno, che è essenziale per l’equilibrio del suo carattere, sempre compatibilmente con la sua età. Inoltre quando prevedi uno di questi “attacchi”, cerca di impegnarlo in attività con cui possa stemperare l’eccitazione, ad esempio nascondendo dei bocconcini e facendoglieli cercare, oppure facendolo lavorare su un gioco di attivazione mentale o anche con un semplice Kong pieno di cibo che dovrà impegnarsi ad estrarre, oppure un osso di pelle da masticare. Infine dovresti iniziare a lavorare sulla vostra relazione, per diventare per lei una figura di riferimento, da rispettare e di cui avere fiducia. A questo riguardo puoi trovare dei consigli nei nostri special-report gratuiti “Beagle ribelle? No, grazie!” e “I 4 pilastri del cane sano” per capire come fare a guadagnarti il suo rispetto e, nel contempo, a soddisfare i suoi bisogni fondamentali.

  15. Salve, partiamo dal fatto che mi se to una persona orribile se penso a tutte le volte che ho picchiato Lemmy, il mio piccolo beagle di due anni, perché non sapevo come fare ed ero disperata. È capitato spesso che lui abbaiasse senza sosta e che nonostante le mie grida lui continuava. Capisco che voglia goocare, ma sono o non sono la padrona e decido io quando è il memento di smettere? Quando arrivavano parenti lui impazziva (parlo al passato perché adesso va leggermente meglio, anche se è capitato altre volte che fosse incontrollabile), se lo lascio libero lui non mi ascolta, quando usciamo non fa che tirare e quando incontra un altro cane è la fine! A casa mangia di tutto e spesso si è sentito male con lo stomaco per questo, per non parlare del fatto che abbia distrutto una casa intera. Io sembro una pazza uscita da un manicomio quando urlo e lui non mi ascolta, per cui devo rincorrere alle mani. Il problema è che quando qualche volta l’ho fatto con rabbia, lui mi stava aggredendo (spesso è capitato quando ho provato a togliergli qualcosa dalla bocca). Una volta in particolare cacciò i denti e ci rimasi malissimo per cui lo chiusi in bagno tutto il pomeriggio per punirlo. Lui da allora non lo fa più, ma è capitato che ha avuto atteggiamenti simili con mia madre, con il mio fidanzato e a volte anche con i passanti per strada senza ragione. Mi sento in colpa, l’ho incattivito? Sono una pessima padrona? Io lo amo, l’ho viziato troppo, lo coccolo tantissimo, però non so come fare quando si comporta male.
    Scusate il commento sgrammaticato, ma sto scrivendo tramite cellulare. 😉

    1. Ciao Romina, diciamo che non sei stata una proprietaria “esemplare”, tanto per usare un eufemismo. Passi da viziare e coccolare il cane ad urlargli contro e picchiarlo… Ovvero non fai che confonderlo. Con le urla e le botte non si ottiene niente, come del resto hai potuto leggere nell’articolo qui sopra e come hai potuto constatare tu stessa: le punizioni corporali servono soltanto come valvola di sfogo per il proprietario, al cane sono utili solo a fargli capire che deve avere paura di lui e a compromettere la relazione che invece dovrebbe essere basata prima di tutto sulla FIDUCIA. Ma anche con i vizi e le troppe coccole si fanno dei danni! Hai sbagliato completamente l’approccio al tuo cane, non ti sei preoccupata di trovare la chiave per entrare nella sua testa, non ti sei preoccupata di comunicare con lui nel modo giusto, non ti sei preoccupata di diventare per lui un punto di riferimento, non ti sei preoccupata di soddisfare le sue esigenze, non ti sei preoccupata di trovare le cause dei suoi comportamenti sgraditi e risolvere il problema alla base. Tutto questo per dirti che se DAVVERO ami il tuo cane, devi cambiare assolutamete il modo in cui ti poni con lui. Adesso il primo passo che devi fare è iniziare a lavorare seriamente sulla vostra relazione per cercare di diventare per lui una figura di riferimento, da rispettare e di cui avere fiducia. A questo riguardo leggi attentamente i consigli riportati nei nostri special-report gratuiti “Beagle ribelle? No, grazie!” e “I 4 pilastri del cane sano” per capire come fare a guadagnarti il suo rispetto e, nel contempo, a soddisfare i suoi bisogni fondamentali. Ti consigliamo anche di farlo sfogare moltissimo durante la giornata (portarlo a spasso, a correre, farlo giocare e socializzare con altri cani), perchè soddisfare i suoi bisogni fondamentali di movimento e socialità è il primo passo per avere un cane tranquillo e dal carattere equilibrato. Quando un cane non riusce a sfogare le proprie energie, diventa frustrato e comincia a sfogarsi in modi sbagliati, come morisicare, abbaiare e distruggere… Il beagle è un cane da caccia, che ama stare all’aria aperta e fare attività fisica: ha bisogno di essere portato a spasso, di giocare, di socializzare con i propri simili, di essere educato. Fatto questo (e ci vorrà del tempo, visto che il cane ha già due anni!) potrai dedicarti a risolvere tutti i problemi della quotidianità.

  16. Grazie mille Simona!!!! Sei stata tempestivissima e molto professionale nella risposta!!!!ti ringrazio di cuore.mettero in atto ogni tuo singolo consiglio!!Ah dimenticavo vorrei chiedervi un ulteriore cosa (se non dispiace). Ho portato ieri il mio oliver dal veterinario.il motivo che mi ha fatto sorgere qualche dubbio e che il mio cucciolo quando cammina tende ad appoggiare in maniera errata la zampina sinistra.nel senso che sembra non camminare bene.il veterinario mi ha spiegato che,tendenzialmente in fase di crescita i cuccioli tendono ad assumere posture un po strane,poggiando le zampine ad arco.volevo chiedere un tuo gentilissimo parere..grazie ancora….:)

    1. Mmmmm… in effetti i cuccioli in fase di crescita possono avere problemi di questo tipo, magari puoi chiedere al tuo veterinario se non sia il caso di utilizzare un integratore che protegge e rinforza le articolazioni (tipo il Condrogen), finchè non avrà terminato la fase di crescita. Però tienilo sempre d’occhio e se la zoppia dovesse proseguire nel tempo o peggiorare, allora sarà il caso di fare qualche esame più approndito per risalire alle cause. Inoltre, quando inizierai a portarlo a spasso, evita assolutamente di utilizzare la pettorina scapolare (detta anche “ad Y”), perchè danneggia le articolazioni delle zampe anteriori allargando i gomiti del cane.

  17. Salve e complimenti per il sito. Posseggo un beagle di due mesi…ho un piccolissimo problema.ogni volta che mi si avvicina,per gioco tende sempre a mordicchiarmi le mani ( e che morsi!!!!

    1. Ciao Maurizio! Dunque, il comportamento del tuo cucciolo è molto comune nei cagnolini più scatenati, soprattutto se non hanno avuto modo di restare con la mamma il tempo necessario per imparare, tra tutte le cose fondamentali, anche l’inibizione al morso, in pratica a dosare la forza del morso in fase di gioco. Solitamente questo mordicchiare selvaggio scompare con il cambio della dentizione, ovvero intorno ai sei mesi, quindi cerca di avere pazienza. Lui vuole solo giocare e attirare l’attenzione, ma è giusto che cominci a fargli capire che questo non è il modo giusto. Pertanto se ignorarlo non funziona, puoi anche chiuderlo in una stanza, ma in questo caso è davvero importante la tempistica: lui deve associare la punizione al suo morso, altrimenti sarà del tutto inutile. Quindi appena morde, devi esclamare “AHI!” e immediatamente prenderlo (senza usare la violenza però), portarlo in una camera e lasciarlo da sola per un pò (tipo 10-15 minuti). Se quando lo vai a riprendere ricomincia a mordere, rifai tutto da capo. Puoi trovare maggiori dettagli nell’articolo Se il beagle morde.

  18. Ciao ragazzi volevo un consiglio da voi.E’possibile lasciare libero un beagle in un prato che corri quanto vuole?Sono il papà di Wendy la mia stupenda cagnolina

    1. Ciao Fabrizio! Dunque, il beagle è un cane che, per sua natura, è portato a seguire tutte le tracce che capitano sotto il suo tartufo e, in questi casi, se non opportunamente addestrato, diventa sordo a qualsiasi richiamo. Certo, è possibile lasciarlo libero in un prato, ma a patto di essere sicuri al 100% che quando lo chiami, torna da te. Per questo motivo, si consiglia di educare fin da cucciolo il beagle a tornare al richiamo. A questo proposito, come prima cosa dovresti iniziare a lavorare sulla vostra relazione, per cercare di guadagnarti il suo rispetto e la sua fiducia e diventare così il suo punto di riferimento (trovi dei consigli a riguardo nei nostri special report gratuiti “Beagle ribelle? No, grazie!” e “I 4pilastri del cane sano”, che dovresti aver già scaricato). Per quanto riguarda il richiamo, dovresti iniziare a lavorare in modo graduale per abituarla a tornare da te. Prima di liberare un cane in un posto pieno di stimoli e distrazioni bisogna sempre procedere per gradi, iniziare in posti recintati, sicuri e con pochi stimoli, poi piano piano aggiungere distrazioni, arrivare a lavorare in posti aperti ma sempre con il cane agganciato ad una corda lunga. In questo articolo puoi trovare qualche informazione in più: Perché il richiamo a volte non funziona?

  19. Ciao!
    Iago, un beagle di 4 mesi (compiuti oggi) si comporta sempre più peggio!
    In pratica oggi doveva venire un signore a riparare la finestra di casa mia…e, quando ho aperto la porta di casa mia per accompagnare il signore dentro..c’era un casino pazzesco! la traversina spezzettata, una sedia buttata (lo so sembra impossibile ma l’ha fatto) , tutti i documenti di mio padre a terra.
    Poi si è messo pure a mordere il signore!!!
    Quando Iago fa così, io lo sgrido ma lui si o si mette ad ululare o fa finta di niente!
    Cosa devo fare con lui? 🙁

    1. Ciao Caterina, non è una cosa strana che a quell’età un cucciolo sia esuberante. Però se la sua energia è così alta puoi agire su due fronti:
      1) Confinarlo quando non potete tenerlo sotto controllo, o se rimane solo in casa per qualche ora. Nel post “Educhiamo bene il cucciolo con il confinamento” trovi i dettagli di questa pratica.
      2) Farlo muovere e socializzare di più. Più riesci a farlo passeggiare e interagire con altri amichetti meglio è, soprattutto per la sua mente.
      3) Cominciare fin da subito a diventare il suo punto di riferimento sicuro, il suo leader. Nel report gratuito “Beagle Ribelle? No, grazie!” trovi i passi per diventarlo.
      Ci vorrà un po’ di tempo, certo, ma i risultati saranno duraturi e soprattutto non ti distruggerà più oggetti importanti.

  20. Confermo che le sculacciate non servono… Devo ammettere che all’inizio quando faceva malestri di ogni tipo qualcuna se l’è presa… Poi invece usando il ‘no’ secco e con tono severo ho notato molti più progressi!

  21. 🙂 il mio piccolo ladruncolo!Provo sempre a nn lascire oggetti alla sua portata,ma riesce a stupirmi ogni volta.Proverò con le esche nella speranza che questo birbantello la smetta,e confermo il fatto che cmq lo scappellotto nn è servito a nulla!Grazie mille,come sempre,per i vostri utilissimi consigli!!

  22. Ciao a tutti,Elvis è una dolcissima peste,è buono e ubbidiente riguardo determinate cose,ma per altre non c è verso…una di quelle cose che proprio non riusciamo a correggere è il suo “rubare”oggetti in giro per la casa per poi nasconderli sotto il tavolo…e non viene fuori in nessun modo,non le lascia per niente al mondo(ammenochè non sia cibo)inizialmente qualche ramanzina,qualche piccolo scapellotto,ma lui nulla,appena c’è uno straccio,una tovaglia,una scarpa un calzino e così via dicendo li porta via…una volta(quella dello scapellotto) pur di non restituirmi un calzino l ha divorato per poi vomitarlo nei gg successivi,non sappiamo proprio più come fare,continua e sembra divertirsi nel farlo.

    1. Ciao Antonella, hai scoperto il passatempo preferito del Beagle! 🙂 Purtroppo per noi, loro adorano rubare gli oggetti del padrone e temiamo che non ci sia molto da fare a questo riguardo. Lo fanno per gioco naturalmente e più suscitano reazioni nel proprietario dell’oggetto e più si divertono! L’unica cosa che puoi fare, è intanto di fare molta attenzione a ciò che lasci in giro, pensa sempre che tutto ciò che rimane alla sua portata potrebbe venire “rubato”. In secondo luogo puoi provare a spargere per la casa delle “esche”, ovvero qualcosa che lui può divertirsi a rubare e distruggere: tu però non dovrai avere nessuna reazione, non devi corrergli dietro e non devi tentare di riprendere l’oggetto perchè per Elvis significherebbe solo che hai raccolto il suo invito al gioco. A lungo andare, non vedendo nessun cenno di fronte ai suoi furti da parte di nessuno, non si divertirà più nel comportarsi così e probabilmente smetterà di farlo.
      P.S.: hai avuto la dimostrazione in prima persona che gli “scappellotti” servono solo a peggiorare la situazione! 😉

  23. vi prego aiutatemi con me il mio cane si comporta bene mi ascolta e nn da segni di dominanza,quando mi siedo per terra però comincia a montarmi, ho provato a dirgli no e andarmene ma è da un annno che continuo e nn migliora niente.cosa posso fare?nn mi devo più sedere vicino al mio cane per terra? adesso ha 12 mesi e nn so più cosa fare perchè nn voglio picchiarla

    1. Non devi piacchiarla infatti! Devi solo avere pazienza, la tua Petra sta attraversando la cosiddetta “età dell’opposizione” e nell’adolescenza è piuttosto normale che si manifesti qualche comportamento ribelle! Tu continua ad essere ferma e decisa nella sua educazione e nel farle rispettare le regole e quando ti monta dille solo “NO!” e allontanala. Vedrai che presto smetterà! 🙂

  24. La mia Cherry è una peste e a volte qualche strattone di guinzaglio glielo do’… non capisce niente di niente, fa quello che gli pare, e allora mi altero perchè io le dò tutto quello di cui ha bisogno, spendo una marea di soldi per lei e lei presuntuosa e maleducata fa come gli pare, non mi ascolta e fa la scema. A volte penso che non capirà mai e poi mai e mi arrendo la lascio mangiare quello che le pare, la lascio distruggere tutto, mordere, saltare addosso, tirare come una forsennata, sporcarsi…. e continua come se fosse contenta di farmi arrabbiare. A volte penso di liberarla totalmente, che faccia quello che le pare daltronde è un cane non è un bambino di 3 mesi. A volte mi sono persino pentita di aver pensato di prendere un cane. Ma poi penso a tutto il tempo che gli dedico e penso che se non ci fosse lei guarderei in su tutto il giorno, mi sta rendendo la vita difficile ma completa e mi ha fatto diventare responsabile delle mie scelte, non l’abbandonerò mai è una sfida con me stessa e spero di crescere con lei eliminando totalmente ogni forma di cattiveria verso lei… che comunque continuerà a non capire niente di niente… come solito. Non capisco perchè con i bocconcini diventi santa. Rimango perplessa. Ciao.

    1. Ciao Sara. Dunque, non è che con il bocconcino la tua Cherry diventa una santa, è solo che il bocconcino è uno strumento con cui riesci a comunicare con lei, a farle capire quello che vuoi e, di conseguenza, a farti obbedire. Secondo noi i tuoi problemi derivano dal fatto che non riesci a comunicare con lei nel modo giusto e ad interpretare le sue reali esigenze, che non consistono in nulla di materiale, ma semplicemente di attenzioni e di affetto. Prova a scaricare i nostri special report “Beagle ribelle? No, grazie!” e “I 4 pilastri del cane sano”, potranno aiutarti a far luce su diversi aspetti importanti della relazione con il tuo cane.

  25. Ciao, mi sa che anche qs volta avete proprio ragione. Devo confessare che io qualche “sculacciata” alla mia Leila l’ho data… ma non ho ottenuto risultati, se non nell’immediatezza. Cerco sempre di premiarla con bocconcini o coccole quando ubbidisce e risponde ai richiami ma a volte, soprattutto quando si trova con altri cani in situazione di movimento libero è come se io non ci fossi, o quasi. Perchè lei è un cane molto socievole e sempre ben disposta verso tutti gli altri cani che incontriamo durante le passeggiate: tira al guinzaglio per avvicinarsi scodinzolando e fare conoscenza. Fin qui tutto bene; ma quando la lascio libera in zona sicura e gioca con altri
    diventa insensibile ai richiami. Ultimamente poi, complice il caldo, se si stanca di giocare parte per le sue ispazioni territoriali e torna solo dopo richiami insistiti: quindi quando decide lei. Per questo motivo oggi l’ho “messa in castigo” cioè l’ho ripresa al guinzaglio e l’ho fatta stare seduta per tre minuti. Ho sbagliato? Forse dal mio tono avrà capito che non ero soddisfatta. Chissà se avrà capito il perchè…

    1. Ciao Marta, il tipo di punizione che hai adottato con Leila si chiama “punizione negativa” e consiste nel togliere al cane qualcosa di piacevole. Nel caso da te menzionato va benissimo, perchè tu le hai tolto la libertà, cosa per lei molto importante. Affinchè la punizione sia efficace, come sempre, è fondamentale il tempismo, ovvero punirla nel momento in cui fa la cosa sbagliata. Ad esempio, se la chiami una volta e lei non viene, perchè sia efficace devi essere tu ad andare a prenderla e metterla al guinzaglio, tornando nel luogo in cui l’hai chiamata e facendola rimanere per un pò. Se invece la chiami una volta, lei non viene, la chiami una seconda volta, lei continua a farsi i fatti suoi per tornare solo al terzo-quarto richiamo, e in quel momento la metti al guinzaglio, allora questo tipo di punizione non sono non è efficace, ma è anche dannosa perchè lei di fatto tu la stai punendo nel momento in cui lei viene da te e quindi associa la punizione al suo rientro, che invece dovrebbe essere sempre premiato.

  26. se urlo mi salta addosso se le do uno schiaffo mi morde le mani e se mi vede arrabbiata scappa e va a nascondersi con i fratellini umani cosa significa? Che è inutile usare violenza quando dopo mille no ho terminato la pazienza gli metto il guinzaglio e la lego in un angolo della casa pare che sta incominciando a capire così la sciolgo e sta buona così evito tante arrabbiature a volte inutili

  27. ciao ho un beagle di 69 giorni, Ray. è arrivato a casa da circa 12 giorni e il suo vizio più frequente è quello di mordere le dita e tirare forte… anche se lo sgrido lui non molla .. come posso fare senza punirlo?

  28. Cari amici, rieccomi per chiedervi un consiglio. Il nostro Dante ha un’estrema passione per il copridivano. I “lascia” non servono più a nulla. Nemmeno il “NO!” deciso, seguito da una distrazione come una bella scarpa serve più a nulla. Nel senso che la distrazione serve, al momento, ma lui ritorna sempre li, sempre, e morde e tira. Se poi diventiamo più insistenti nel dirgli di no, allora inizia ad abbaiare e a mordere tutto quello che gli sta attorno. ..perchè scrivo qui? Perchè è capitato, nei momenti particolarmente stressanti, che qualche scappellotto scappasse. Che non sia servito a niente è chiaro: continua a fare e rifare quello che vuole. Ma mi chiedo se anche la distrazione momentanea, seguita dalle lodi mentre lascia non sia inutile.. (anzi, a volte credo che ritorni a morsicare perchè appena obbedisce si prende le lodi).. Non ditemi di ignorarlo, perchè ignorandolo continuerebbe a sfasciare tutto! 😀
    Per finire: come gli insegno che non deve ridurre a brandelli anche il copridivano???
    Vi ringrazio in anticipo! Elisa

    1. Ciao Elisa! Sembra che il tuo cucciolo si sia proprio fissato con questo copridivano, ha scoperto un bellissimo gioco con il quale si diverte da morire e sinceramente sarà molto difficile togliergli nell’immediato questa abitudine. Quello che devi fare, sulla carta, è continuare con il “NO!” e distrazione a seguire, ma devi insistere! Lui ritorna lì e tu ripeti l’operazione. Lui ritorna e tu ripeti. E avanti così fino a quando lui non si stanca e decide di dedicarsi ad un altro passatempo (e qui lo devi premiare). Devi solo metterti in testa di riuscire ad essere più testarda di lui! 🙂

  29. Io penso che uno scappellotto(non botte) ogni tanto, in caso di estrema monelleria, ci possa stare. Del resto, chi di noi, da bambino, non ha mai beccato un ceffone da un genitore. E’ ovvio che gli eccessi fanno male, ed in quel caso si chiamano abusi o sevizie, ma una pacca sul culo, non ha mai ammazzato nessuno.

  30. premesso che sono una pessima “addestratrice” e che snoppy fa tutto quello che vuole….
    il giornale a cui ho ricorso pochissime volte e solo x il bene del cane (quando stava x ingoiare cose potenzialmente pericolose x esempio) ha funzionato! Ovvero, snoopy non ha capito un cavolo, ma almeno ha smesso subito di fare la cosa sbagliata e pericolosa
    quindi lo trovo un metodo se non educativo quanto meno “protettivo”.
    vero che quando il cane si mette un angolo in realtà ti sta escludendo (e si sta escludendo) dalla tua vita, non sta ubbidendo ad un comando, e i beagle, che sono permalosi, quando ti voltano le spalle e se ne vanno sanno benissimo che … ti lacerano l’anima!

    1. Ciao Elena, hai comunque centrato il discorso. Infatti questi metodi, se usati “una tantum” per evitare che il cucciolo corra dei rischi o si metta in pericolo, possono anche essere tollerati, l’importante è che non siano all’ordine del giorno e non vengano usati come metodi educativi (una buona relazione non può basarsi sulle botte). Come giustamente dici tu, infatti, in questo modo il cucciolo non impara a non fare, ma semplicemente smette di fare. 🙂