Beagle da lavoro e beagle da bellezza

beagle da lavoro e da bellezza foto

È un fenomeno che interessa le razze più diffuse: lo vediamo nel golden retriever, nel labrador, ecc… Il beagle non poteva certo restarne fuori, perché l’apprezzamento di questo cane in Italia è in continua crescita.
Anche se non si registrano ancora i numeri di altre nazioni (come Francia o Inghilterra, ma sono solo esempi), il beagle entra di diritto nell’insieme delle razze più popolari e la sua distribuzione sul territorio italiano lo rende di fatto un cane molto amato.

Proprio per la sua diffusione ed il suo successo, si sono consolidati da un po’ di tempo diversi “stili” nel lavoro di selezione di ogni allevatore che per semplicità possiamo dividere in due categorie: i beagles “da lavoro” e quelli “da bellezza”.

Precisiamo subito una cosa: tutti rientrano nello standard di razza e, possibilmente, devono superare le stesse prove. Quindi, qualunque sia lo “stile” adottato nella selezione, sempre di beagle si tratta e non di qualcosa che gli assomigli lontanamente.

Tra l’altro, sarebbe controproducente per un allevatore focalizzarsi sulla selezione estrema di certi caratteri per poi avere dei cani che rischiano di non essere più beagles. Per “allevatore”, poi, intendiamo una figura qualificata che desideri iscrivere le proprie cucciolate all’ENCI.

In più, non c’è nulla di migliore o peggiore in una categoria o nell’altra: dipende su quali aspetti un allevatore si vuole concentrare. Con questo articolo non vogliamo approvare o bocciare niente ma semplicemente informare che, prendendo un beagle, è molto probabile trovarsi di fronte un cane con caratteristiche che variano tra questi due estremi e lo vediamo un po’ in tutti i beagles che ci sono in giro, iscritti all’ENCI o meno.

Guardiamo più nel dettaglio cosa vuol dire “da bellezza” e “da lavoro”.

Il beagle “da bellezza” concentra le sue qualità sull’aspetto fisico, quelle che vengono notate ed esaminate subito nelle esposizioni: corpo più robusto con un’occhio di riguardo alle proporzioni generali del cane, alle caratteristiche del manto, alle misure della testa, senza una selezione particolarmente marcata degli aspetti caratteriali.

Anzi, proprio perché il cavallo di battaglia di questi beagles sono le esposizioni, non guasta se hanno un carattere un po’ più mansueto, meno tenace e non così esuberante, visto che in questi ambienti capita che il cane stia fermo molto tempo. Non sarebbe il caso, poi, di saltellare come un matto e fare le scenate per giocare con tutti gli altri cani dei partecipanti…

Come detto prima, però, rimane il fatto che anche un beagle “da bellezza” sia chiamato ad avere sempre certe caratteristiche “da lavoro” che lo fanno rientrare nello standard e quindi, se lo si fa andare a lepri… ci va eccome! 🙂

Nel beagle “da lavoro”, invece, vediamo un’ossatura più leggera e slanciata, una spiccata resistenza fisica alle lunghe corse, agli scatti veloci e alle improvvise variazioni di direzione. Gli aspetti caratteriali sono tenuti in grande considerazione e di solito ne fanno un cane dall’altissimo istinto venatorio, tenace e instancabile.

È più impegnativo vivere con un beagle di questo genere ma se si riesce ad incanalare la sua energia nel modo giusto è possibile viverci insieme con enorme soddisfazione.

Dall’esterno, una delle differenze caratteriali potrebbe essere proprio questa: il beagle “da bellezza” torna più facilmente al richiamo, mentre quello “da lavoro” si perde di più ad annusare odori accattivanti. Il primo è meno esuberante quindi riesce ad accettare presto una condotta al guinzaglio senza sbavature, mentre con il secondo ci vuole un po’ di impegno in più per farlo “andare dritto”. E così via.

Alla fine, però, sono tutti beagles! Cani fantastici, capaci di rapire il cuore di chi vive con loro, qualunque sia la sfumatura del loro carattere. 🙂

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19 commenti su “Beagle da lavoro e beagle da bellezza”

  1. La mia Candy l’ho adottata che aveva quasi sette mesi ora 18 mesi è una beagle stupenda con pedigree i suoi ex proprietari non la volevano più è giocherellona ma un po’ prepotente io la adoro è una cacciatrice seriale di lucertole siamo sempre insieme è arrivata in famiglia poco dopo un grande dolore ho perso il mio Axel a soli 5 anni per una maledetta malattia un beagle bellissimo esuberante combina guai era il mio ometto

  2. Artù è il beagle di mio figlio e di mia nuora. Ha 5 anni. Io e mio marito ce ne occupiamo quasi tutti i giorni perchè loro lavorano. Mio marito lo porta a camminare tutte le mattine per 2 ore, io il pomeriggio per un’ora con una una mezz’ora al recinto per poterlo liberare dal guinzaglio e farlo giocare con gli altri cani. E’ un cane meraviglioso. Io non avevo mai avuto un cane e non lo desideravo nemmeno, ma ora sono felice di occuparmi di Artù. Come dice mio marito è un po’anarchico, non è molto ubbidiente al richiamo, ma è bravo con i bambini, con le persone anziane quando andiamo al parco a fare le nostre passeggiate si fa carezzare, toccare gli orecchi morbidi…E poi fa delle belle dormite pomeridiane, russa, sogna, e poi via di nuovo fuori. La sera quando viene a prenderlo mio figlio lo sente arrivare da lontano, comincia a scodinzolare in maniera diversa e si capisce che è molto contento che il suo capo branco sia arrivato. E’ un cane molto intelligente e siamo molto contenti tutti che faccia parte della nostra famiglia.

  3. Ciao a tutti. Vi scrivo perchè vi voglio raccontare l’esperienza di Tommy. Tommy compirà 2 anni ad agosto 2014, ed è un ex green hill. Orgogliosisssimi del nostro piccolo l’abbiamo iscritto più per gioco che per altro ad una rassegna cinofila che si svolgeva nel nostro paese. Per la categoria cani da caccia oltre ai setter e altre razze i beagle in gara erano solo due. da quello che ho letto Tommy rientra nella categoria da lavoro. Ha avuto tutti i voti eccellenti tranne che per la testa e la costituzione del corpo che ha ottenuto molto buono. quindi si è classificato ovviamente tra i beagle al 2° posto. Non c’interessa più di tanto questa eliminazione, perchè la medaglia sul petto di Tommy gli è stata appesa due anni fa e insieme a lui a tutti quelli che hanno contribuito a salvare tutti i cani di Green Hill, ai quali, continueremo all’infinito di ringraziare.

  4. Orlando è il nome del beagle che abbiamo in affidamento, proveniendo da Green Hill e non essendo ancora chiusa la pratica legale non possiamo dire che sia del tutto nostro ma non sarà MAI diversamente!! Dovrebbe avere circa 4 anni ed è molto più tranquillo di quanto leggo per altri suoi fratelli, probabilmente per il modo con cui è cresciuto, e ha una bella struttura fisica, per me da esposizione, peccato che però spesso si scateni verso altri cugini, ma non tutti, con poderosi latrati, e in mezzo ad una kermess con altri suoi simili ho paura farebbe una figuraccia. A me ubbidisce quasi sempre, anche se spesso devo urlare, ma riesco con difficoltà a controllarlo quando si scatena. Cosa posso fare per educarlo ad una maggior “tolleranza” verso i suoi simili?

    1. Ciao Giorgio, il comportamento di Orlando deriva probabilmente dal suo passato: magari non è stato con la mamma e i fratellini il tempo necessario per apprendere le vasi della comunicazione e socializzazione canina, probabilmente non è stato fatto socializzare in modo adeguato con gli altri cani nel suo periodo sensibile (fino ai 6 mesi) e quindi adesso si ritrova ad essere un cane quasi adulto che non è in grado di comunicare e rapportarsi nel modo corretto con i propri simili. Vista la situazione l’unico consiglio che possiamo darti è di rivolgerti ad un bravo educatore, magari frequentanto un centro cinofilo dove vengono organizzate anche le classi di socializzazione.

  5. roberto & Maria Pia

    la cifra è stata irrisoria…..
    ma la cosa sconcertante è che è stato capace di dirmi…”ok…riportami il cane che ti ridò i soldi”…..senza parole…e afferma anche che lui ama gli animali….
    stò nero….anche perchè mi ha confessato che non è neanche certo al 100% di chi sia il padre.
    la madre è beagle con pedigree il padre potrebbe essere:
    segugio francese;
    petit bleu de gascogne;
    anglo-francese;
    sò che può sembare stupido….che l’importante che la cucciola stia bene che ci voglia bene e noi ne vogliamo a lei …ok questo è assodato…..ma il fatto che per 4 mesi abbiamo creduto essere beagle e ora non sapere con certezza le sue origini ci disturba un tantino….
    solo ed esclusivamente per una questione di CONOSCENZA.

    1. Certo, con noi su questo sfondi una porta aperta. Nessuno mette in dubbio la bellezza di Briciola e l’amore che provate per lei è giustamente indipendente dalle sue origine, ma fa comunque rabbia essere stati raggirati in questo modo da una persona del genere!

  6. roberto & maria pia

    🙁
    la nostra cucciola Briciola di 4 mesi presentava da subito un manto anomalo per un beagle…..ma il simpaticone che ce l’ha affidata ci disse….”capita” è bianca leopardata….ho postato anche la foto alla B di Briciola :)….bhè vedendo centinaia….migliaia di foto di beagle….con il passare del tempo mi accorgevo che la nostra cucciola presentava qualche differenza…però pensavamo “è cucciola…magari col tempo rientrerà negli standard…”…ora a 4 mesi avevamo deciso di portarla da un educatore comportamentale esperto in beagle…..appena l’ha vista….ha detto che senza alcun ombra di dubbio il suo comportamento…la sua andatura è beagle….ma per il resto…taglia (12 kg a 4 mesi e non è obesa …fisicamente è perfetta)…morfologia del cranio…coda…non lo sono.
    chiesto subito spiegazioni al tizio che ce l’ha affidata….mi ha risposto che ci sono buone possibilità che sia un incrocio con un segugio francese……ottime possibilità.
    la cosa non mi turba più di tanto….le vogliamo un bene infinito….ma trovo infame e irresponsabile il comportamento di certi individui…
    scusate lo sfogo
    p.s.è bellissima lo stesso 🙂

    1. Ciao Roberto e Maria Pia! Beh, sulla bellezza di Briciola non c’è niente da discutere, mentre ci sarebbe tanto da dire sul farabutto che ve l’ha affidata (spero non “venduta”) spacciandovela per beagle anche quando era già palese che non lo fosse, salvo adesso, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ritrattare e svelare l’incrocio!

  7. Ciao a tutti inizio facendovi i complimenti per il sito al quale devo molto soprattutto per i primi mesi in cui avevamo il nostro cucciolone ora ha 1 anno e 4 mesi e a volte fa ancora delle cose da cucciolone. Ma detto questo ho letto il vostro bell articolo allora ho capito meglio le caratteristiche del nostro beagle. Lui ha un ossatura più leggera e slanciato anche se rispetto ad altri beagle e anche ad i suoi fratelli di cucciolate precedenti ke successive lui è rimasto un po piu piccolo ora penso ke dipenda anke se ha preso più dalla madre o dal padre e vista la stazza mi sa ke ha preso dal padre. Però devo dirvi ke portarlo al parco per circa un oretta al giorno li fa davvero bene inizia a socializzare un po con gli altri cani anke se è sempre un po diffidente anke perché sono cani di taglia più grande di lui e giocano in modo più irruento o cmq con morsetti fra di loro e lui resta li a guardarli ma non si avvicina molto poi invece se corrono allora anche lui corre e corre e gli abbaia e devo dire che è anke uno dei più veloci riesce a correre e stare dietro a dobermann ke hanno una falcata molto piu ampia della sua ma lui oltre ad accelerare si allunga anke e non poco. Ora dopo tutto questo ke vi ho descritto vorrei capire giocherà anke lui con gli altri cani come giocano loro o non lo fara mai per paura o carattere?

    1. Ciao Emiliano, grazie per i complimenti! Dunque, non possiamo prevedere se e come cambierà il modo di giocare del tuo cucciolone! Può essere che rimanga diffidente di carattere e anche da adulto continuerà a non giocare con cani più grandi e irruenti di lui, ma può essere anche che diventando adulto acquisti più sicurezza e fiducia in se stesso e inizi a giocare anche con loro, così come può essere che arrivi a giocare soltanto con alcuni di loro, magari con i cani che conosce meglio e di cui si fida di più. In ogni caso non devi preoccuparti di questo e soprattutto non devi forzarlo a fare qualcosa che non si sente di fare. Tu continua a portarlo a socializzare con loro, ma se preferisce non immischiarsi in giochi “violenti”, lascia che si faccia i fatti suoi! Magari cerca di trovargli anche qualche amico della sua taglia con cui possa divertirsi in sicurezza.

  8. Ciao Simona, sò che in questo post non centra nulla la mia domanda..ma infatti scrivo per avere informazioni sul ‘problema’ (relativo) che ho con la mia Molly di 5 mesi.
    Premetto, è una cucciola bravissima, con l’educazione base stiamo andando a braccetto..sono molto soddisfatta di lei e dell’apprendimento che ha (ovviamente, non illudiamoci, ha i suoi momenti di ‘faccio un po a modo mio’).
    Volevo quindi chiederti: quando la porto a spasso, spesso, almeno una volta al giorno, andiamo in un area cani dove ovviamente incontriamo i suoi amichetti, l’unica cosa che non riesco neanche con il ‘click’ è il richiamo a me mentre sta solo semplicemente correndo con altri cani.
    cosa posso fare?!
    Grazie mille e mi scuso per il mio commento non abbinato al tuo post 🙂

    1. Ciao Gioia, direi che è tutto perfettamente normale, ci sarebbe da preoccuparsi se accadesse il contrario! Per un cucciolo di questa età il gioco è la cosa più importante, perciò non puoi pretendere che mentre sta giocando la piccola interrompa tutto per venire da te! 🙂 Piuttosto allenati sul richiamo in modo diverso: chiamarla mentre gioca è perfettamente inutile perchè lei molto difficilmente verrà da te e quindi sarà un richiamo caduto nel vuoto… piuttosto inizia a richiamarla nei momenti di “pausa”, premiala e poi rimandala a giocare. Inoltre il clicker deve servire solo come RINFORZO (a cui segue una ricompensa), non come stimolo, non lo devi usare quindi per richiamare la sua attenzione ma solo per confermare un’azione positiva. Ecco un articolo che può interessarti: Perché il richiamo a volte non funziona?

  9. il mio willy come caratteristica si avvicina moltissimo alla categoria da bellezza,inquanto bello possente,ma ahimè se gli viene kiesto di stare fermo sono guai inquanto è un’animale in continuo movimento,se lo porto in montagna,come spessissimo capita non si ferma +;laltra volta,siccome vi è anke un percorso in cui si allenano x il motocros,si è messo ad inseguire una delle moto,il proprietario si è scusato inquanto si è messo a correre a manetta x toglierselo dalle ruote!!Ma lui ha continuato a spazzare da un valiuco ad un altro come se nulla fosse!!Quindi non sempre vale la regola ke se + possente siano meno resistenti!!

    1. Certo Marco, per fortuna non è una regola! 🙂
      Come diceva Francesco prima, non è che esistono o beagle da bellezza o beagle da lavoro, semplicemente in alcuni soggetti possono essere prevalenti le caratteristiche dell’una e dell’altra tipologia. 🙂

  10. da quello che ho letto il mio cucciolone di 7 mesi Kevin è più un beagle da lavoro, uscire al guinzaglio è una lotta, tira in continuazione, sempre il naso a terra e va a zig zag. poi ha un carattere molto dominante e mordace anche con i bambini, ora se lo faccia per gioco o no ancora non l’ho ben chiaro ma è una cosa che non mi piace, anzi accetto consigli, mi sarebbe piaciuto tenerlo in casa ma distrugge tutto sellini di biciclette, tubo per annaffiare, ombrellone, la sua cuccia di plastica, le piante, mollettte, palloni di cuoio, vasi e la biancheria stesa e tanto tanto ancora, infatti lo tengo nel terrazzo, da premettere che lo faccio passeggiare 3 volte al giorno se qualcuno può darmi qualche consiglio su come togliergli queste brutte abitudini lo ringrazio tanto. Alida

    1. Ciao Alida,
      di solito un allevatore (se non ha obiettivi particolari) cerca di trarre il meglio dai due “stili”, quindi ogni beagle dovrebbe avere una miscela di queste caratteristiche che lo rendono, appunto, un beagle con il carattere che tutti conosciamo. Per Kevin, che è giovane ma non è più un cucciolino, puoi innanzitutto lavorare sul diventare il suo leader. Nello special report trovi indicazioni per questo. Un cane che non ha chiara la sua figura di riferimento è facile che si stressi, si confonda e si ritenga egli stesso il leader (e spesso spiega l’atteggiamento aggressivo verso altre persone o cani, “colpevoli” di avvicinarsi troppo al “suo” branco di… subordinati). In secondo luogo puoi concentrarti sul suo bisogno di socialità, cercando di farlo muovere ogni giorno liberamente in un’area cani (o in un altro posto sicuro) in compagnia di cani equilibrati. Poi puoi provare farlo partecipare di più alla vita del branco (la vostra famiglia), tenendolo in casa con voi ma facendo in modo che tutti rispettino le indicazioni per essere il suo leader.