Come scegliere il veterinario

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Come scegliere il veterinario è importantissimo, perché se c’è una persona che per il beagle è importante, è proprio quella del medico a cui affidare la sua salute 🙂

Anzi, dopo noi proprietari quella del veterinario è certamente la figura chiave su cui si basa la serenità degli anni che passiamo insieme al nostro amico.

Sì, perché è il veterinario che ha il compito cruciale di curare e proteggere nel tempo le condizioni fisiche del nostro beagle. Lui può fare davvero la differenza tra una vita problematica o una vita lunga, serena e sana!

Quindi, non è esagerato dire che il rapporto che abbiamo con il veterinario merita di essere dei migliori.

Vale anche la pena impegnarci per trovare un professionista capace con cui ci sentiamo a nostro agio.

Ecco alcune indicazioni su come scegliere il veterinario giusto, che possono aiutarci a prendere la decisione più corretta per le nostre esigenze.

Ispiriamoci a chi si è già trovato bene

Se abbiamo qualche amico fidato che ha un cane, chiediamogli a che veterinario si rivolge e come si trova con lui, sia in termini pratici, economici e soprattutto umani.

Il parere di un buon amico o di una persona cara può essere molto importante, perché può dirci senza peli sulla lingua le cose che vanno o non vanno con il tale veterinario, aiutandoci a farci un’idea più precisa di come lavora.

Sfruttiamo al massimo i motori di ricerca

Se non conosciamo nessuno che ci possa consigliare, possiamo sfruttare i motori di ricerca.

Una cosa molto importante è cercare un veterinario che sia il più possibile vicino a casa, in una zona facilmente raggiungibile.
Questo sarà fondamentale se ci capiterà un’emergenza.

Come scegliere il veterinario – Esaminiamo più ambulatori

Scegliamo due o tre ambulatori e chiediamo se possono riceverci anche solo per un colloquio informativo.

Possiamo anche non portare con noi il cane, questi incontri servono per farci un’idea del posto.

Chi comincia a fare storie già da questo punto (magari rimanda continuamente l’appuntamento o spinge per fare subito una visita minacciando chissà quali problemi)… forse non merita di curare il nostro cane.

Una volta arrivati nella struttura, facciamo attenzione ad alcuni particolari.

Il rapporto umano con il veterinario è fondamentale

Guardiamo come si pone nei nostri confronti. La situazione migliore è trovare una persona motivata, che ami ovviamente gli animali e che sia gentile, competente e disponibile anche ad ascoltare le nostre preoccupazioni e a rassicurarci.

Osserviamo se l’ambulatorio è pulito

Guardiamo anche se è frequentato e se l’ambiente di lavoro e il personale è professionale.

Non dobbiamo aver paura di notare questi particolari: stiamo per affidargli la vita del nostro cane!

Ci dispiace dirlo, ma in giro si sono visti posti sporchi (oltre i livelli di decenza per chiunque), in strutture fatiscenti o addirittura clandestine, dove mancavano attrezzature di base.

Se il veterinario è bravissimo, perché dovrebbe lavorare in quelle condizioni? C’è qualcosa che non va.
Ormai non regge più la storiella del “veterinario di campagna” che fa miracoli ma lavora in una baracca.

Pensiamo alle emergenze

Chiediamo come si comporta con le visite urgenti e verifichiamo che l’assistenza veterinaria sia disponibile 24 ore su 24.

Alcuni ambulatori possono avere una clinica di riferimento se non coprono le emergenze di questo tipo e dovrebbero comunicarcelo.

Ancora meglio, se invece di una sola clinica il veterinario è conosciuto ed ha buoni rapporti con diverse cliniche, siamo ancora più sicuri che in caso di emergenza saremo in buone mani.

Verifichiamo i costi

Non dovrebbe essere un problema per il veterinario, anche nel primo colloquio informativo, dirci qualche prezzo (ad esempio per le visite standard).

Chi fa storie anche in questo caso, potrebbe essere in malafede e sapere di applicare prezzi non commisurati alle prestazioni.
Se abbiamo già assicurato il nostro cane, possiamo chiedere un parere all’assicurazione sui prezzi medi delle prestazioni veterinarie più comuni.

Il veterinario dovrà rilasciare sempre regolare documentazione perché, nel caso, ci permetterà sia di detrarre dalle tasse parte delle spese veterinarie, sia di presentare le richieste di risarcimento all’assicurazione secondo le condizioni della polizza.

Come scegliere il veterinario – Un’ultima nota

Scriviamo questo perché a volte alcuni proprietari ci confidano delle preoccupazioni nate dopo essersi rivolti ad un veterinario che li ha lasciati perplessi.

Può capitare.

Però, tutti i giudizi clinici che un veterinario fa sul cane, dovrebbero essere supportati da prove.
Le prove sono delle evidenze, cioè sono cose misurabili con visite o esami.

Dire “il tuo cane è depresso” o “il tuo cucciolo è iperattivo” dal punto di vista medico sono affermazioni ben precise.

“Depresso” non vuol dire semplicemente che quel giorno è triste, ma che ha una condizione che va esaminata clinicamente e curata. Stessa cosa per “iperattivo” e per mille altri giudizi.

Se ce le dice un tizio che incontriamo al parco e vede il nostro beagle da lontano, chi se ne importa.
Ma se ce le dice un veterinario, come clienti abbiamo il diritto di chiedere il perché di questi giudizi.

Quindi, non vergogniamoci di chiedergli con gentilezza più informazioni.

Posso chiederle su quali basi dice che il mio cane è ‘depresso’? Non è che se tutti i giorni gli faccio fare più movimento si risolve questa ‘iperattività’ senza dargli farmaci?” Eccetera.

Ovviamente non mettiamo in dubbio la sua competenza ma se troviamo il coraggio di fare qualche domanda in più, spesso il rapporto con il veterinario migliora e diventa più onesto.
Naturalmente se ama il suo lavoro, ma questo non possiamo saperlo in anticipo.

Una volta in buoni rapporti con chi si prenderà cura del nostro amico, potremo affidarglielo con serenità e saremo certamente meno spaventati dagli imprevisti della sua salute!

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8 commenti su “Come scegliere il veterinario”

  1. Chuck ha ormai quasi 2 anni, da un po’ presenta un arrossamento sul labbro esterno inferiore sinistro che si estende qualche volta anche sul rispettivo labbro sinistro, ma solo parzialmente. sono andato dal veterinario il quale mi ha prescritto un antibiotico che ho somministrato ed anche ripetuto dal momento che sembrava avesse effetto. Purtroppo però a periodi sempra scomparire ma poi riappare.
    Ho osservato altri beagle con questo difetto anche se in misura minore di Chuck, può essere un difetto di razza? Oggi è stato punto da un’ ape si è gonfiato subito il musetto: cosa fare? Conto sulla vostra proverbiale cortesia e professionalità. Umberto.

    1. Ciao Umberto, purtroppo in questo caso non possiamo proprio aiutarti in quanto noi non siamo veterinari e perciò non ci azzardiamo a fare diagnosi o dare consigli di così stretta competenza medica. Non ci risulta che ciò che descrivi sia un difetto di razza, magari può essere dovuto ad una scarsa pigmentazione labiale che lo rende più sensibile in quella zona? In ogni caso non possiamo fare altro che consigliarti di seguire le indicazioni del tuo veterinario.

    1. Ciao Mary, noi sconsigliamo categoricamente di far dormire un cane fuori di casa, a maggior ragione se si tratta di un cucciolo. Tutti i cuccioli soffrono di solitudine e ancora di più se vengono relegati di notte fuori di casa. Inoltre i cani hanno bisogno di sentirsi parte del branco (cioè la vostra famiglia) e dormendo fuori si sentono totalmente esclusi per il fatto di non poter condividere gli stessi spazi e questo potrebbe portarli a sviluppare problemi di comportamento. Inoltre a lungo andare, dormire fuori causerebbe sicuramente acciacchi fisici che si manifesterebbero in età adulta, per non parlare del pericolo della Leishmania, dato che i flebotomi (gli insetti responsabili di veicolare questa malattia) agiscono nelle ore notturne. Per noi l’ideale è adottare la tecnica del “confinamento”, in quanto è fondamentale per il cane avere uno “spazio-tana” tutto suo in cui sentirsi tranquillo e al sicuro e dove potrà stare durante la notte e quando dovrà restare in casa da solo finchè non sarà abbastanza grande da poter passare le giornate fuori in giardino. E’ utile anche per insegnargli una corretta educazione ai bisogni e, naturalmente, per evitare che si metta nei guai o distrugga la casa quando resta solo. Ecco due articoli a questo riguardo che possono esserti utili:
      Educhiamo bene il cucciolo con il “confinamento”
      Dove facciamo dormire il Beagle?

  2. Abbiamo deciso colletivamente di provare a salvare la cucciola , l’ho portata da una veterinaria abbastanza nota nel mio paese che mi ha subito ripetuto il tuo stesso discorso appena ha visto il passaporto , le analisi delle feci risultano negative (ma le ripeteremo lunedi), la cucciola ha un pò di febbre e a suo dire un serio problema respiratorio. Ha subito optato per 1 siringa di antibiotico (lo sciroppo sarebbe troppo leggero) ogni giorno per tutta la settimana , 3 pasti al giorno da 50gr. di Royal Canin Maxi Junior , tanto riposo e si spera tanta fortuna. Mi ha anche accennato a qualche vitamina per rinforzare le zampe anteriori da fare se tra una decina di giorni la piccola sta meglio. Già da oggi abbiamo tutti notato dei miglioramenti che ci fanno sperare per il meglio , si è ridotto drasticamente lo stress accumulato dal viaggio del primo giorno (50km in auto) e l’ambientazione in famiglia , “tossisce” di meno , gioca al tira e molla e morde la sua copertina , ed è molto rilassata (sbadiglia e si stiracchia !!!!) . Vi terrò aggiornati sulle sue condizioni quando finirà questa cura , ci vuole tanta pazienza e forza di volontà !

    PS: La dottoressa afferma che la cucciola ha 3 mesi . All’anagrafe canina i 4 mesi dichiarati sono stati messi per una “importazione piu veloce”. I VERI ANIMALI SONO GLI UOMINI COSì !!
    entrambi i miei vicini hanno un cane quindi provvederò appena possibile a cercare di colmare le sue lacune sociali , nel frattempo ci pensiamo noi a coccolarla .. 🙂
    Vi ringrazio per la risposta
    Un abbraccio
    Mino

    1. Ciao Mino, direi proprio che stai affrontando la questione nel modo giusto, bravo! Affronta un problema alla volta, cominciando ad occuparti della sua salute che è la cosa principale. Quando sarà guarita potrai pensare alle sue carenze di socializzazione mettendola a contatto con altri cani (possibilmente adulti ed equilibrati). Tienici aggiornati, forza Mya! 🙂

  3. Salve , ho iniziato a leggere i vostri articoli dalla settimana scorsa perchè ho deciso di prendere un Beagle da accogliere il famiglia “anche” come regalo di compleanno a mia sorella (11 anni).
    Purtroppo non ho molta disponibilità economica e facendomi aiutare da conoscenti ecc. (Ho 19 anni) sono riuscito a racimolare i 400 euro concordati con il proprietario di un negozio per un Beagle femmina di 2 mesi .
    Detto ciò , ieri , il 14 Marzo 2013 vado in negozio a prendere la cucciolotta , che però mi si presenta già all’apparenza molto strana rispetto agli altri cani nei box , era l’unica che non dava segni di vivacità e si dimostrava molto “triste” , era anche l’ultima femmina di Beagle (che poi non è quella di 2 mesi “concordata” ma ne ha quasi 4) , comunque mi convinco lo stesso a prenderla , mi viene rilasciata una garanzia per i prossimi 2 vaccini da farle fare , microchip innestato , e … un passaporto.
    Vuol dire che necessariamente la mia cucciolotta non è nata in Italia?
    Il venditore mi ha rassicurato dicendomi che è un Beagle di razza ma io non so cosa credere . Fosse stato solo questo il problema..
    Già durante il viaggio di ritorno in auto (40km) la cucciola sembrava come tossire ed avere come conati di vomito che però sfociavano in “versi forzati”, in un primo momento ho pensato ad un “mal d’auto” e ho dato poco peso alla cosa .Fatto sta che non ho ancora sentito la sua voce , ogni qualvolta cerca di fare versi gli vengono questi problemini , l’ho portata di corsa dal veterinario che mi ha detto che me l’hanno data “malata” e dovrebbe intraprendere una cura antibiotica che comunque a suo parere non può dare la certezza di una guarigione, dato che non si conoscono i trascorsi del cane, lo stato fisico e la temperatura corporea erano comunque buone e a suo dire , i tratti somatici di un Beagle “puro” ci sono tutti . L’ho riportata a casa pieno di dubbi , piangendo perchè non so cosa fare , non vorrei che avesse problemi di salute e che vivesse male , non vorrei nemmeno che , riportandola in negozio e magari riuscendo a farmi “””Sostituire””” l’animale quest’ultima avesse brutte conseguenze … In meno di 24 ore ci siamo già affezionati alla cagnetta e vorremmo provare a curarla , ma io devo prendere la decisione finale e non so davvero cosa fare. Ho adottato il metodo da voi consigliato di “confinamento” e la cagnetta (MYA l’abbiamo chiamata) resta sempre buona nel suo posticino , non ha ancora giocato con nulla , si lascia solamente accarezzare da tutti e cerca le coccole , apparentemente sembra molto triste, la pupù è compatta ma non solidissima , e durante la notte mi sono svegliato per andare a guardarla da vicino e intorno alle 5 di mattina ha ricominciato ad avere queste contrazioni del pancino , respiro pesante , conseguente risveglio dal sonno e apparente conato di vomito , in pratica per tutto il giorno ogni volta che provava ad emettere versi gli succedeva , sono veramente molto preoccupato , vi scrivo questo commento alle 7:00 di mattina sperando in una vostra risposta il prima possibile , in giornata aggiornerò il venditore dello stato della cucciola e nel pomeriggio andrò a farla rivisitare dal veterinario in modo piu apporfondito , ma da quello che ho letto dai vostri articoli pendo per una Tosse da canile , o peggio una Leishmaniosi , speriamo si risolva tutto per il meglio… Potete aiutarmi in qualche modo? Qualunque parere sarebbe d’aiuto.

    1. Ciao Mino, ci dispiace tantissimo per la tua situazione ma purtroppo non possiamo aiutarti in nessun modo. Noi ci sgoliamo tanto per consigliare alle persone di EVITARE nel modo più assoluto di prendere i cani nei negozi, perchè nel 99% dei casi sono cuccioli importati dall’Est Europa. Questo significa che il cucciolo viene tolto dalla mamma e dai fratellini troppo presto (quindi nella migliore delle ipotesi avrai un cane con qualche problema di comportamento) ma soprattutto che affronta un viaggio a dir poco estenuante (le condizioni in cui viaggiano questi cuccioli sono note) ed arriva nel nostro paese malato. Dopodichè viene sbattuto in vetrina, senza minimamente preoccuparsi per la sua salute nè curando eventuali malattie, tanto poi il gentil negoziante propone sempre la sostituzione in caso il cucciolo sia malato, trattando un essere vivente alla stregua di un giocattolo rotto ancora in garanzia (e in questi casi, ovviamente il cucciolo muore perchè non viene curato). Siamo sicuri che tu sia stato in buona fede e che stia realmente soffrendo per la situazione della piccola, ma questo è per fare un pò di chiarezza e per ribadire che non bisogna mai avere fretta di acquistare un cucciolo. A questo punto sei tu che devi decidere cosa fare di Mya: la restituisci al negoziante sostituendola con un altro cucciolo abbandonandola al suo destino oppure fare di tutto per salvarla. In questo caso la priorità è capire che cos’abbia realmente e ci sembra strano che il tuo veterinario si sia limitato ad una diagnosi così sommaria… ok, è malata e questo è evidente, ma che cos’ha??? E’ lui che deve dirtelo… Perciò urge una visita più specifica, se questo medico non ti convince, rivolgiti a qualcun altro. In bocca al lupo e facci sapere mi raccomando!