Perché il Beagle viene usato nella vivisezione?

perche beagle vivisezione foto

Per vivisezione si intende la sperimentazione animale: in questo blog mancava un articolo dedicato ad uno degli argomenti più dolorosi che riguardano i cani di razza beagle, cioè il loro uso massiccio come animali da laboratorio nella sperimentazione scientifica. Informare sulla vivisezione è doveroso, soprattutto per chi accoglierà nella propria vita un beagle o per chi ha già il piacere di averlo accanto: cani esattamente identici a quelli che colorano di gioia le nostre giornate vengono usati nei laboratori di tutto il mondo.

Vediamo la definizione di sperimentazione animale che dà Wikipedia:

La sperimentazione sugli animali (o sperimentazione animale) è la sperimentazione a scopo di studio e ricerca su animali da laboratorio, per esempio in ambito farmacologico, fisiologico, fisiopatologico, biomedico e biologico. A seconda del contesto, gli esperimenti sugli animali possono avere natura molto diversa. I test più diffusi consistono nell’indurre su un campione animale specifiche patologie e verificare la reazione a farmaci, ad altre pratiche terapeutiche e a cosmetici. Agli animali possono essere per esempio inoculate sostanze chimiche, batteri o virus; possono essere effettuate mutilazioni; possono essere esposti a radiazioni e così via.

Come profani, la prima domanda che possiamo pensare è: “Ma perché proprio la razza beagle?”.

Le caratteristiche che hanno reso così famoso questo cane (e adatto alla funzione venatoria per cui è stato selezionato), purtroppo lo hanno reso anche perfetto per essere risucchiato nel gorgo della sperimentazione animale.

Intanto è della taglia ideale, sia come dimensioni che come peso, per essere maneggiato ed imprigionato facilmente in gabbie e con altri strumenti di ritenzione.

Dopodiché le sue caratteristiche fisiche ne fanno un cane molto resistente, in grado di sopportare ripetuti trattamenti che stenderebbero al primo colpo animali di altre specie. Insomma, durano di più e questo è vantaggioso per chi ragiona in crudi termini di profitto sulla pelle di questi cani.

Inoltre ha una soglia del dolore mediamente più alta e alcune sue particolarità fisiologiche (ad esempio nell’apparato cardiocircolatorio) lo rendono adatto alla sperimentazione dedicata alla ricerca medica umana.

Come se non bastasse, c’è una caratteristica fondamentale: il carattere.
Ciò che rende questo cane così simpatico e meraviglioso ai nostri occhi, ne decreta anche la condanna a morte sistematica in condizioni allucinanti dentro centinaia di laboratori.

Lo sappiamo già: il beagle è socievole, docile e tenero anche con chi lo tratta male.
Un bocconcino troppo prelibato per i suoi torturatori, verso i quali non si ribella e che non cerca mai di mordere, nemmeno sotto atroci sofferenze.

Ce n’è abbastanza per farne un vero e proprio affare con tanto di allevamenti nati per il preciso scopo di fornire beagles per la sperimentazione animale.

Chi ama questa razza e ha il privilegio di vivere con un beagle, non può ignorare tutto questo.

Per saperne di più:

Salviamo i cani di Green Hill

Progetto DL4 | vitadacani.org

Vivisezione | oipaitalia.com

Storie a lieto fine: i beagle salvati dalla vivisezione | petsblog.it

Beagle in nave per andare incontro alla vivisezione | geapress.org

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35 commenti su “Perché il Beagle viene usato nella vivisezione?”

    1. Avere un Beagle accanto privilegia la vita.
      Non riesco a pensare che lo si possa utilizzare per la sperimentazione.
      La disumanità può concepire il suo utilizzo in questo senso.

  1. Lo so che non è un sito animalista, l’ho visitato varie volte e ho letto un sacco di articoli interessanti sui beagle. Mi piace questo sito! E’ proprio per questo che questo articolo mi ha deluso: è giusto informare le persone sul perché i beagle vengono utilizzati nella SA, ma non trovo corretto che si parli di vivisezione, torturatori e sofferenze, ciò non corrisponde alla realtà. Una persona qualunque che legge questo articolo, oltre ad avere le informazioni sul perché i beagle vengono utilizzati nella SA (il vostro intento), è portata a pensare che siano torturati! Con questo articolo vi siete esposti: è ovvio che ognuno ha la propria opinione, io rispetto la vostra. E spero che voi rispettiate la mia, se dico che non mi piace l’incongruenza tra questo e altri articoli di questo sito, sopratutto quelli della sezione Salute, nei quali consigliate di portare il cane dal veterinario in seguito a vari problemi, di vaccinarlo, di utilizzare gli antiparassitari e così via. Il mio intento iniziale era quello di farvi capire che tutte le cure disponibili anche per gli animali derivano dalla sperimentazione animale, quindi questo articolo mi sembrava incoerente.
    Mi rendo conto che siamo andati oltre la questione, che è davvero molto complicata!
    Ciao!

  2. Il termine “vivisezione” viene comunemente usato solo dagli animalisti, perché ovviamente è una parola che fa molta impressione. L’affermazione “Per vivisezione si intende la sperimentazione animale” è falsa e fuorviante.

    La sperimentazione animale non solo è utile, ma fondamentale: lo sostiene la stragrande maggioranza degli scienziati (no, non gli pseudoscienziati intervistati dagli animalisti…io mi riferisco agli scienziati veri, che fanno ricerca seriamente). I principali istituti di ricerca a livello mondiale utilizzano la sperimentazione animale, basta guardare le pubblicazioni: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/

    Inoltre vorrei sapere dove vi siete documentati per poter dire che gli animali vengono sottoposti ad “esperimenti senza anestesia facendogli passare atroci sofferenze”. Nella nuova normativa europea le disposizioni sull’anestesia sono piuttosto chiare, le riporto qui:
    “Anestesia
    1. Gli Stati membri assicurano che, salvo non sia opportuno, le procedure siano effettuate sotto anestesia totale o locale, e che siano impiegati analgesici o un altro metodo appropriato per ridurre al minimo dolore sofferenza e angoscia.
    Le procedure che comportano gravi lesioni che possono causare intenso dolore non sono effettuate senza anestesia.
    2. Allorché si decide sull’opportunità di ricorrere all’anestesia si tiene conto dei seguenti fattori:
    a) se si ritiene che l’anestesia sia più traumatica per l’animale della procedura stessa; e
    b) se l’anestesia è incompatibile con lo scopo della procedura.
    3. Gli Stati membri assicurano che agli animali non sia somministrata alcuna sostanza che elimini o riduca la loro capacità di mostrare dolore senza una dose adeguata di anestetici o di analgesici.
    In questi casi è fornita una giustificazione scientifica insieme a informazioni dettagliate sul regime anestetico o analgesico.
    4. Un animale che, una volta passato l’effetto dell’anestesia, manifesti sofferenza riceve un trattamento analgesico preventivo e postoperatorio o è trattato con altri metodi antidolorifici adeguati sempre che ciò sia compatibile con la finalità della procedura.
    5. Non appena raggiunto lo scopo della procedura sono intraprese azioni appropriate allo scopo di ridurre al minimo la sofferenza dell’animale.”

    Comunque, in ogni caso, la parola vivisezione sarebbe comunque scorretta, visto che implica la dissezione in vivo, procedura ILLEGALE oltre che obsoleta.

    Per quanto riguarda i cosmetici: http://www.salute.gov.it/cosmetici/paginaDettaglioCosmetici.jsp?id=160&menu=sperimentazione

    Per quanto riguarda le sigarette, lo studio dei meccanismi con cui il fumo agisce su cellule/tessuti/organismi credo sia fondamentale, vista l’elevata incidenza di patologie polmonari, cardiovascolari e non solo.

    Mi rendo conto di quanto sia delicata e complessa la questione. Ed è proprio per questo che occorre informarsi prima di parlare, non basarsi sul “sentito dire” o sulla propaganda animalista che spesso e volentieri dà informazioni errate.
    La scienza è scienza. E la scienza funziona. La scienza dimostra e porta a dei risultati.

    Ma forse è più facile professarsi contrari alla “vivisezione”, credere alle immagini della propaganda animalista fatte apposta per far commuovere la ggggente, andare avanti coi vari luoghi comuni piuttosto che guardare in faccia la realtà, informarsi e capire come stanno davvero le cose. Come hai scritto, non siete scienziati. Ma il fatto che non siate scienziati non significa che dobbiate pubblicare articoli con affermazioni e informazioni sbagliate.
    Gli scienziati sarebbero dei torturatori?
    Non credo si divertano a fare la sperimentazione. Gli animali da laboratorio non devono essere assolutamente trascurati/maltrattati, visto che lo stress può alterare i risultati dei test.

    Continuo a sperare che siate in buona fede, quindi spero che vi informiate seriamente. Oppure, se proprio ci tenete alla lotta alla ricerca, smettete di curare voi e i vostri animali… Non vorrete mica beneficiare dei risultati prodotti dalla vivisezione e dai torturatoti?

    Ciao.

    1. Ripetiamo: questo articolo è nato con l’intenzione di spiegare alle persone le motivazioni per cui proprio i beagle vengono utilizzati per la sperimentazione (a proposito, la ggggente su Google digita “vivisezione”, non “sperimentazione animale”). Non vogliamo aprire dibattiti o convincere i lettori che sia una pratica utile o inutile, non è nè il luogo nè il contesto appropriato. Questo è un sito che parla del beagle a 360°, non è un sito animalista. Per il resto, noi continuiamo a restare della nostra opinione, comune forse alla stragrande minoranza degli scienziati (no, non gli pseudoscienziati intervistati dagli animalisti…io mi riferisco agli scienziati veri, che fanno ricerca seriamente) che sostengono che non ha nessuna utilità. Opinione personale, condivisibile o meno. Ciao!

  3. Salve, vi chiedo di correggere l’articolo: vivisezione non è sinonimo di sperimentazione animale. La vivisezione è illegale e non viene praticata.
    Purtroppo al giorno d’oggi non ci sono alternative, sperimentare sugli animali è un passaggio fondamentale per la ricerca e per la scoperta di nuove cure e nuovi farmaci, che migliorano la vita non solo dell’uomo, ma anche degli animali stessi. Sappiate che non esistono farmaci che non siano stati sperimentati attraverso la SA.
    E sappiate che i vostri beagle, proprio come il mio, sono stati vaccinati con un vaccino sperimentato sugli animali. E se un giorno si dovessero ammalare, li curereste con dei farmaci sperimentati sugli animali.
    Non credo che ai ricercatori faccia piacere questa pratica, ma è ancora assolutamente necessaria. E non è assolutamente vero che è una pratica inutile, se lo fosse non vedo perché dovrebbero farla, visto che costa moltissimo.
    Quindi vi chiedo di cancellare/modificare l’articolo, se non siete ipocriti. Perché, ripeto, tutti i farmaci e le cure sono sperimentati su animali. Anche una banale tachipirina.
    Francesco e Simona, apprezzo molto questo sito: mi è stato molto utile in passato e lo è tuttora, dai vostri articoli traspare il vostro amore per i beagle e per i cani in generale. Si capisce che siete due persone serie e intelligenti…quindi riuscirete sicuramente a immaginare come sarebbe la vita dei cani e di altri animali senza le varie cure necessarie. O anche la vostra e quella dei vostri cari.
    Amo anche io questa razza, amo il mio beagle. Ma purtroppo non possiamo fare a meno della SA, non ancora. Sono sicura che siete in buona fede: la propaganda animalista spesso fornisce delle informazioni false e fuorvianti ed è facile lasciarsi commuovere da certi racconti, soprattutto se non si è esperti nel campo della ricerca. Anche a me dispiace che nel 2013 si debba ancora sperimentare sugli animali, ma, ripeto, non ci sono ancora dei metodi alternativi.
    Quindi vi chiedo di fare un passo indietro e di rivedere l’articolo.
    Cordiali saluti

    1. Ciao Didi, rispondiamo a te e, una volta per tutte, alle persone che hanno commentato in precedenza. Questo articolo è nato in conseguenza di tante domande arrivate dai nostri lettori per spiegare unicamente come mai proprio il beagle viene utilizzato per la sperimentazione animale, non si propone certo di dare informazioni dettagliate su cosa viene fatto o di quanto sia utile o inutile questa pratica. Nel titolo e nelle prime righe abbiamo usato il termine “vivisezione” perchè questa è la parola che viene comunemente usata, anche in modo erroneo, per identificare la sperimentazione animale, infatti poi abbiamo parlato sempre di SA riportandone la definizione presa da Wikipedia. In ogni caso tra sezionare un animale vivo e sottoporlo ad esperimenti senza anestesia facendogli passare atroci sofferenze, a nostro parere non corre poi così tanta differenza. Infine noi non siamo scienziati perciò non possiamo sapere se e quanto la sperimentazione animale sia così fondamentale (persino tra gli addetti ai lavori ci risulta ci siano pareri assolutamente contrastanti!) per quanto riguarda medicinali, ma non dimentichiamoci che queste barbarie vengono praticate anche per testare sigarette, cosmetici, creme e quant’altro.

  4. La vivisezione non esiste più da quasi un secolo in nessun paese del mondo. Se vi riferite alla sperimentazione animale allora posso dirvi che si, è vero, è un metodo difficile da accettare ma assolutamente necessario al giorno d’oggi. Quando andate dal vostro medico o comprate un qualsiasi farmaco vi state avvantaggiando di qualcosa che non esisterebbe senza la sperimentazione animale. I ricercatori non dovrebbero essere dipinti come assassini e torturatori perchè se quando vostro figlio sta male potete curarlo con una tachipirina è grazie a loro. Rifletteteci.

  5. @Simona, la Kuan dice (e lo fa molte volte) il falso, ogni anno (ed ogni anno il numero diminuisce perché l’etica della ricerca e la legge impongono di ridurre al minimo indispensabile il nuomero di sogetti sottoposti a sperimentazione)900.000 animali vengono sottoposti a sperimentazione di qualche tipo, ripeto SOTTOPOSTI, NON UCCISI; il numero di animali che trova la morte nella sperimentazione è una frazione piccola del totale, infatti la dimostrazione è che l’età media degli animali è superiore a quella media della specie in natura. Kuan parla di falsa scienza eppure il 97% dei ricercatori nel campo reputa tuttora non aggirabile la Sperimentazione Animale (inchiesta di Nature) quindi è più probabile che la “falsa scinza” sia quella della Kuan. Un ultimo appunto: vi sembra una strage 900.000 animali (che, come ho detto, non muoiono tutti per sperimentazione) ed allora perché questi animalisti ipocriti non dicono nulla del fatto che OGNI ANNO per fini di alimentazione umana e non, vengano uccisi e macellati SEICENTO MILIONI di animali solo in Italia (tra pollame, ovini, suini e bovini e mi sa pure che non comprende i pesci)allevati e fatti vivere in condizioni intensive e non come gli animali sottoposti a sperimentazione che devono vivere in ambienti non stressanti, con i loro simili, spazio e persino cure affettive per non invalidare i risultati della ricerca.

  6. Prima di dire STOP ALLA SPERIMENTAZIONE abbiate un pò di coerenza: non andate in ospedale, non usate farmaci, non rivolgetevi al medico di base e non portate i vostri animali dal veterinario. Se i vostri nonni sono ancora vivi e’ grazie alla sperimentazione animale che ha permesso di raggiungere una vita media di 80 anni e non di certo grazie “al limone e al peperoncino”.

  7. firmate stopvivisection così poi i vostri adorati cani, qualora fossero malati, non li potrà curare nessuno…
    poi simona cita la kuan che dice la sua dal suo punto di vista, vorrei far notare che 1 milione di animali vengono usati per gli esperimenti, e non tutti muoiono, mentre 6 miliardi vengono ammazzati per diventare cibo

  8. io sono viva grazie alla sperimentazione.
    siete liberi di scrivere ciò che volete ma almeno non date una cattiva informazione : VIVISEZIONE non è la stessa cosa di SPERIMENTAZIONE.

  9. Cerchiamo però di dare le informazioni correttamente.
    La vivisezione NON è la sperimentazione animale, è l’analisi anatomica di un corpo per mezzo di dissezioni (incisioni, tagli) sull’animale vivo.
    I beagle non vengono vivisezionati, vengono utilizzati per esperimenti con farmaci cardiaci per i quali non è necessario squartarli visto che sono pastiglie.

    1. Scusa Samuele, ma dovresti tu prima di tutto cercare di informarti meglio! Da dove arriva questa tua certezza che i beagle vengono utilizzati esclusivamente per la sperimentazione di pastiglie per il cuore???? Le applicazioni sui beagle, purtroppo, sono moltissime e di ben’altra natura: studi di tossicità per le sostanze industriali, tossicità per le sostanze d’abuso (fumo, alcol e stupefacenti) trapianto di organi e tessuti, cancro, test bellici e ricerca di base in qualsiasi settore, compresi quella sulla deprivazione materna, sull’erezione, prodotta fisicamente tramite scosse elettriche, e sugli impianti odontoiatrici per testare nuovi apparecchi sulla dentatura del cane, con estrazioni e trapianti negli alveoli.
      “Gli esperimenti senza anestesia, sono i più invasivi perché il cane è totalmente vigile durante tutta l’operazione e il dolore non viene alleviato in alcun modo – spiega la biologa Michela Kuan, responsabile nazionale LAV settore Vivisezione, che ricorda come, oltre ai cani, in Italia sono quasi 900 mila gli animali uccisi per questa falsa scienza in 600 stabulari, “un numero incredibilmente alto, considerata l’estensione geografica del nostro Paese”.
      Se questa per te non è vivisezione…

  10. I ricercatori non sono felici di dover lavorare sui cani, siamo molto tristi e ci piange il cuore a lavorare su di loro ma quando pensi alle vite umane che puoi salvare stringi i denti e vai avanti cercando sempre di rispettare più possibile le vite che hai tra le mani. Riflettete quindi prima di additarci come seviziatori e torturatori. La sperimentazione animale non è sempre sinonimo di vivisezione.

  11. Spero che siate tutti vegani, non truccati nemmeno laccati, vi userei tutti voi come cavie!!! almeno i cani sono meno idioti di voi.

  12. Io ho una beagle di quasi 10 mesi che è tutta la mia vita e più la guardo e più non capisco come facciano a fare certe cose sugli animali…. e soprattutto, come facciano a non sentirsi in colpa, a dormire la notte come se nulla fosse…. O.O L’essere umano fa schifo….

  13. Anche io ho avuto la fortuna di avere un beagle di Green Hill e ne siamo tutti molto fieri! Ora sono tutti salvi, sperando non possano ricominciare con altri!

  14. È una cosa bruttissima quello che fanno… Mi sono rattristato molto quando ho sentito a Striscia la Notizia il canile degli ” orrori” mi chiedo ancora come possono fare una cosa simile… Non solo ai Beagle ma Anche a tutti gli altri cani… Leggevo su Facebook ke in alcuni Paesi per liberarsi dei cani randagi li bruciano vivi…
    Dimenticano che i cani e tutti gli animali sono degli esseri viventi e non meritano di essere trattati in questo modo!
    Cosa si può fare per fermare queste cose terribili?

    1. Ciao Dario, condividiamo il tuo pensiero. Come abbiamo già scritto nei precedenti commenti, al momento il “Coordinamento Fermare Green Hill” è la forza in campo più attiva per la lotta contro la vivisezione e per far chiudere Green Hill, quindi l’unico modo per dare un aiuto concreto è proprio rivolgersi a loro. Intanto la partecipazione ai loro cortei è sempre gradita, perchè più è la gente che partecipa e maggiormente la manifestazione raggiunge lo scopo di visibilità, ecco le informazioni sul corteo di domani: http://www.fermaregreenhill.net/wp/corteo-novembre/.

  15. Patrizia da Catanzaro

    Sono addolorata…..non riesco a vedere le immagini che la tv, in particolare striscia la notizia,manda.Abito a Catanzaro e anch’io sarei disponibile a scendere in campo.Sono tante le famiglie che hanno questi cari beagle.Potrei consultare il Coordinamento Fermare Geen Hill per sapere cosa posso fare.Avevo già pensato di rivolgermi ad Amico beagle, cioè a voi, per fare qualcosa per combattere questo orrore.Ormai nel duemila i “lager” non devono esistere!

    1. Siamo perfettamente d’accordo con te Patrizia e complimenti per la tua determinazione. Al momento l’unico modo per dare un aiuto davvero concreto è proprio rivolgersi al “Coordinamento Fermare Green Hill”, di cui trovi i link nel nostro precedente commento.

  16. in che modo si può collaborare a Roma per trovare e denunciare questi laboratori abusivi e crudeli? Vengono fatti dei servizi in TV : perchè questi orchi non vanno in galera? Sono disposta a espormi personalmente per sventare anche uno solo di questi orrori.

    1. Ciao Velia, ti fa onore la tua voglia di scendere in campo personalmente per combattere contro la vivisezione. In questa pagina trovi diverse indicazioni su cosa puoi fare per sostenere il “Coordinamento Fermare Green Hill” : http://www.fermaregreenhill.net/wp/cosa-puoi-fare/.
      Mentre qui si parla della manifestazione che si terrà il prossimo 19 novembre a Montichiari: http://www.fermaregreenhill.net/wp/corteo-novembre/ con tutte le informazioni sulla manifestazione e su come partecipare (ci sono pullmann che partono anche da Roma).

  17. E’ allucinante… ammiro le persone che “combattono” attivamente per salvare queste vittime della follia umana. C’è sempre una alternativa al male altrui..

  18. condivido la scelta di affronatare questo argomento in un sito dedicato ai beagle, anche se è sempre triste parlare di vivisezione se ne deve comunque parlare, soprattutto per sensibilizzare chi non conosce o non vuol conoscere questa pratica, tra l’altro usata nella maggior parte dei casi gratuitamente sapendo già che i risultati non sono realmente traslabili alla realtà umana e che quindi sono torture applicate spesso solo con false giustificazioni scientifiche e solo per puro lucro. E’ proprio vero che la peggior bestia è l’uomo.

    1. Esatto Cristiana, hai colto perfettamente le nostre intenzioni. Abbiamo deciso di parlare della vivisezione perchè sono ancora troppe le persone disinformate a riguardo e “chi ama questa razza non può ignorare tutto questo”.

  19. scusate se sono un pochino “antipatica” ma ho le lacrime e non ragiono lucidamente.
    noi amanti dei cani e dei beagle, sappiamo già troppo di questa barbara pratica umana, non penso ci fosse bisogno di questo articolo su questo forum … è di una tristezza incredibile, anche perchè, purtroppo è quasi impossibile vincere questa battaglia contro la vivisezione, sono troppi gli interessi in gioco.
    la cosa più importante cmq non l’avete scritta e invece credo sia IMPORTANTE sottolinearla: la sperimentazione sugli animali (tutti gli animali) NON E’ ATTENDIBILE. e non lo dico io lo dice la storia (vedi la talidomite innocua x le cavie ma che ha fatto nascere tantissimi bimbi focomelici) e lo dice la legge che vieta cmq di commercializzare nuovi prodotti senza prima un’ulteriore test su esseri umani “volontari”
    comunque non arrendiamoci, continuiamo a parlarne e nel nostro piccolo a combattere perchè la vivisezione venga dichiarata illegale.
    elena

  20. LACRIME AGLI OCCHI DOPO AVER LETTO TUTTO CIO’…ANCHE SE NE ERO GIA’ A CONOSCENZA,OGNI VOLTA CHE SENTO PARLARE DI QUESTO ARGOMENTO NON RIESCO A TRATTENERE L’EMOZIONE E LA RABBIA. LA RAZZA UMANA E’ IGNORANTE ED INSENSIBILE … ED IO MI VERGOGNO DI APPARTENERVI!!