Razza beagle: come nasce?

razza beagle foto

Come per tante altre, l’origine della razza beagles si perde in epoche remote. Per questo non la possiamo identificare con certezza.

Sappiamo però che questo meraviglioso cane è nato per aiutare il cacciatore. Già diverse fonti dell’antica Grecia parlano di cani usati per la caccia fin dal 1300 a.C.. Alcuni scritti facevano riferimento a piccoli segugi che affiancavano l’uomo nella caccia a piedi della lepre.

I progenitori

Questi cani non avevano ancora un nome ma furono senza dubbio i progenitori dei nostri beneamati.

Attraverso i secoli, accompagnato da cani sempre più selezionati per ricercarne le caratteristiche migliori, l’uomo ha cacciato la selvaggina prima per necessità poi come sport.

Il processo di selezione, maggiormente in passato, era una pratica decisamente lenta e costosa.

Infatti bisognava mantenere stalloni e fattrici, mantenere i cuccioli nati, aspettare che crescessero per proseguire con gli incroci necessari a fissare i caratteri della razza, e così via.

Non ci stupisce, quindi, che l’origine delle razze che possiamo chiamare “moderne” sia avvenuta sempre presso la corte di qualche re o nella tenuta di qualche nobile.

Bisognava avere le risorse per poter iniziare e mantenere nel tempo cani in cui le caratteristiche della razza venissero fissate con sicurezza, e fossero stabili negli accoppiamenti futuri.

Arriva il beagle!

Per quanto riguarda il beagle, la piccola nobiltà terriera e le grandi famiglie nobiliari inglesi già nel XIV sec. praticavano la caccia come un’importante attività sociale.

Impiegavano cavalli e segugi di diverse taglie per inseguire caprioli, volpi, tassi e lepri.

Dalla ripetuta selezione delle caratteristiche desiderate, gli allevatori arrivarono a stabilire particolarità ben precise che aumentarono la diffusione di queste categorie di segugi e la raffinatezza delle tecniche di allevamento.

Nel Medio Evo in Inghilterra si trovavano due principali varietà di segugio: i Northern Hounds e i Southern Hounds (Segugi del Nord e Segugi del Sud).

Esistevano anche segugi di taglia più grande usati nella caccia al capriolo, probabilmente i Foxhound.

Si impiegavano poi segugi più piccoli usati per cacciare le lepri. Si crede che proprio questi fossero gli Harrier ed i Beagles.

Gran parte degli studiosi ritiene che il moderno beagle discenda per la maggior parte dall’Harrier derivato a sua volta dal più grande Foxhound.
La selezione di dimensioni più piccole ad un certo punto arrivò a determinare i tratti fondamentali della razza.

Da quel momento non vi furono più variazioni sostanziali nella selezione perché si era arrivati ad avere un cane che soddisfaceva in modo perfetto le esigenze dell’aristocrazia.

E il nome?

Oggi quella razza la conosciamo come Beagle perché fu chiamata così per la prima volta nell’opera anonima “The Squire of Low Degree” (http://en.wikipedia.org/wiki/The_Squire_of_Low_Degree) del 1475.

Alcuni ritengono che derivi dall’antica parola inglese “begle”, dall’antico francese “beigh” o dal celtico “beag”. In ogni caso tutte queste parole significano “piccolo”.

Di pari passo con l’apprezzamento di cui godeva in Inghilterra, questa razza si diffuse man mano nel resto dell’Europa e nel Nuovo Mondo.

Nell’era moderna

L’England Kennel Club fu fondato nel 1873 e da quel momento le esposizioni canine si sono basate su regole inequivocabili. La prima prova documentata dell’esposizione di un Beagle in Inghilterra risale al 21 agosto 1884.

Il Beagle Club of England venne fondato nel 1890 e tenne la sua prima esposizione nel 1896, pubblicando il suo primo annuario nel 1897.

La prima guerra mondiale interruppe quasi completamente le attività che ruotavano attorno al beagle ma l’interesse verso questa razza crebbe negli anni ’20 e ’30 del XX sec. per poi subire una nuova interruzione con la seconda guerra mondiale.

Dal 1950 si è avuto un costante e crescente interessamento verso questa razza che continua ancora oggi in tutto il mondo.

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8 commenti su “Razza beagle: come nasce?”

  1. Cani adorabili, socievoli e affettuosi. La dolcezza del loro sguardo ti spiazza anche dopo una marachella ( furto di cibo…).

  2. Che razza meravigliosa! Adoro il mio Astro anche se non so come fare a toglierli 2 vizzi: non seguire chi corre o le bici e di non saltare addosso ( ha 7 mesi) per prendere coccole da tutti