Obiettivo beagle: perché è essenziale dargli uno scopo nella vita

beagle scopo vita foto

Obiettivo beagle – Per «dargli uno scopo nella vita» non intendiamo certo strani concetti filosofici o nemmeno grandi opere dell’ingegno. Il tutto è molto più pratico e semplice! 🙂

Infatti, dalla notte dei tempi cani e umani hanno condiviso delle attività.

Queste sono nate prima per necessità, come la caccia delle prede e la sorveglianza dei villaggi, poi hanno perso via via la loro utilità.
Fino ad arrivare ai giorni nostri dove, per fortuna, non abbiamo bisogno di procurarci il pranzo ogni mattina con arco e frecce e la notte non dobbiamo difenderci dalle belve feroci.

Però cani e umani hanno lavorato insieme per un sacco di tempo.

Talmente tanto tempo da «programmare» il patrimonio genetico del cane per far eseguire al suo corpo e alla sua mente determinate attività.

Prova di riporto: Francesco “lancia” Diana
alla ricerca del riportello

Se non gliele facciamo fare, andiamo contro questo istinto e compromettiamo di conseguenza il suo corpo e il suo cervello, con tutte le problematiche di salute e di comportamento che possono nascere in un cane frustrato.

Sempre dalla notte dei tempi, quindi, il cane porta con sè il bisogno di condividere delle azioni insieme al suo umano.

Perché il cane non è un individuo a se stante e sostituibile, ma è una parte di noi, e noi una parte di lui. In sostanza, formiamo (o dovremmo formare) un binomio.

agility beagle foto
Simona e Diana impegnate in un percorso di agility

Quindi condividere qualcosa insieme, qualcosa che il cane sia naturalmente predisposto a fare ed in cui ovviamente partecipiamo anche noi, è un magnifico «ponte» tra il nostro essere ed il suo essere.
E se lavoriamo insieme regolarmente questo è proprio l’asso nella manica per cementare una bella relazione.

Ma cosa vuol dire «fare qualcosa insieme»?

Significa proprio fare qualcosa di pratico, delle azioni, un lavoro, qualcosa che ci faccia collaborare, che appaghi il cane e diverta noi allo stesso tempo.

Per fortuna con il nostro amico non c’è possibilità di stare a perdersi in chiacchiere. Non capisce la nostra lingua.

Perciò, quale migliore occasione per passare all’azione e divertirsi senza giri di parole?

Prova di riporto: Diana ha consegnato il
dummy prima di essere premiata

Nonostante quello che si sente in giro e che purtroppo molti sostengono a spada tratta, il beagle è capacissimo di lavorare e collaborare con il proprietario.

Sa apprendere bene e non solo è capace, ma è anche felice di lavorare insieme al suo umano, quando gli si dà uno scopo per cui impegnarsi.

Questo lo capiamo dalla sua postura, dai suoi movimenti, dalla sua espressione (sappiamo bene che il beagle è molto espressivo!), dallo scodinzolare, dal fatto che appena prendiamo il gioco con cui «lavorare» insieme ci piomba vicino tutto contento anche se stava facendo altro. E così via.

Tutto questo ce lo possono confermare quei proprietari che svolgono varie discipline insieme al loro beagle, e anche chi semplicemente svolge insieme a lui un gioco strutturato come potrebbe essere il riporto della pallina o la ricerca di qualche premio nascosto.

Diana e Simona seguono la traccia lasciata
sul terreno nella prova di pista olfattiva

Quindi, anche solo considerando le caratteristiche della sua razza, non è vero che il beagle non impara niente, non è vero che non si può fare niente con lui, non è vero che non si può addestrare. Basta solo trovare il modo giusto per farlo.

E qual è il modo giusto per cominciare ad insegnargli qualcosa?

Intanto bisogna soddisfare ogni giorno i suoi bisogni fondamentali. In questo modo si toglie quella «crosta» di noia e frustrazione data dalla mancata soddisfazione di tali bisogni, che lo fa uscire di testa e sembrare un incapace.

Eccoci! Siamo sempre lì, ormai l’abbiamo detto e stradetto fino all’estrema rottura di scatole, ma non si scappa.

Per fare qualsiasi cosa con il beagle, PRIMA bisogna soddisfare ogni giorno le sue esigenze di movimento, spazio, salute e socialità, POI il suo animo sarà appagato al punto giusto da rivolgerci l’attenzione.

E tutto parte da lì, da quando riusciamo a fare in modo che ci rivolga i suoi sensi, la sua attenzione, per insegnargli qualcosa o condividere un’esperienza insieme.

Percorso di obbedienza: salto dell’ostacolo

Perché se non si soddisfano regolarmente questi bisogni fondamentali allora sì che il beagle perde la testa, non ascolta nessuno, non ci rivolge il minimo sguardo, è allucinato da questo e da quello, è irritabile, non ha pazienza, non gliene importa nulla, eccetera.

Come purtroppo vivono sulla loro pelle quei proprietari che non sono fin’ora riusciti a soddisfare queste esigenze nel loro cane.

Obiettivo beagle – Alcune attività

Come esempi di cose che si possono fare insieme, ovviamente non consigliamo a tutti i proprietari di andare a caccia di selvaggina facendo lavorare il beagle in campo aperto.

Però ci sono un sacco di attività che prendono anche poco tempo e poco spazio e, se fatte regolarmente anche solo per qualche minuto al giorno, fanno letteralmente cambiare faccia alla relazione tra beagle e umano.

Solo per fare un esempio, queste attività possono essere sia quelle discipline articolate come agility-dog, mobility-dog, obedience, rally-obedience, disc-dog, dog-dance, o la nuovissima huntering, che unisce prove di obbedienza, riporto e ricerca olfattiva valorizzando così le doti naturali del cane.

Parlando di ricerca olfattiva, non possiamo non pensare allo Scent Game ®, disciplina anch’essa giovane ma che conta già numerosi seguaci.

Anche la semplice ricerca di bocconcini nascosti dopo avergli dato l’istruzione «cerca!», oppure fargli seguire una pista su un prato tracciata con un po’ di brodo (con un bel premio alla fine) possono già essere alternative appaganti.

Attività fatte con regolarità e che per lui, quindi, diventino uno scopo, un obiettivo per cui impegnarsi e a cui dedicare i momenti passati con i propri umani.

È con il ritagliarsi questi piccoli momenti di divertimento che il beagle impara a fidarsi più di noi e noi ad avere più fiducia in lui.

È con queste piccole cose che si costruisce una grande relazione.
Perché, in fondo, al nostro cane basta davvero poco. 🙂

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17 commenti su “Obiettivo beagle: perché è essenziale dargli uno scopo nella vita”

  1. Salve,penso che non c’entra nulla quello che sto per dire e mi scuso in anticipo per la cosa ma……nel mio caso è la mia fantastica beagle che ha dato uno scopo di vita a me,tre anni fà quando il mio beagle aveva poco piu di tre mesi ho perso la mia famiglia in un incidente stradale e l’unica “persona” che è riusciuta a starmi vicino e la mia fantastica cloe,premetto che non è un cane educato(per mia scelta)ma al tempo stesso non mi ha mai provocato un solo danno in casa ,sò che non si dovrebbe permettere al cane di poter dormire sul letto ma la mia lo fà e anzi la invoglio io,con lei ho riscoperto la voglia di avere uno scopo ci divertiamo tantissimo nelle nostre esplorazioni in montagna e quando siamo stanchi ci prendiamo cura l’uno dell’altra…molti mi dicono che sbaglio ad umanizzare troppo il mio cane ma io rispondo sempre che il mio cane è meglio di tanti umani che conosco,fortunatamente passa tutto il giorno con me(è diventata la mascotte della mia azienda) e per questo e per altre due milioni di ragioni che forse oggi mi ritengo una persona fortunata ad aver incontrato ed accolto in casa un cane come il mio e non passa giorno che lei non mi dia un motivo per pensdala diversamente.Non sono un padrone(non mi piace sinceramente questa definizione) classico la mia beagle non alza la zampa a comando o non si siede quando gle lo dico….però basta uno sguardo tra di noi per capirci,sò benissimo che io faccio tutto quello che non si dovrebbe fare con un cane e sò benissmo che la maggior parte delle persone non sa capire il mio rapporto con il cane.è per questo che ogni giorno ringrazio il mio cane per darmi uno scopo e spero tantissimo che anche io riesca a dargli non uno ma cento scopi per farla stare bene nella sua vita.Scusate la mia divagazione che nulla c’entra con il tema dell’articolo e vi ringrazio per gli utili consigli e rinnovo i miei complimenti per il vostro sito.

  2. Grazie Simona!! Come sempre disponibile e gentile! Ci goderemo la crescita della nostra bellissima cucciola in santa pace e nel frattempo cominceremo le visite nei centri nelle vicinanze…per poi iniziare, come da te consigliato, con la puppy class! Un’abbraccio e grazie ancora!

  3. Buongiorno! A che età è consigliabile iniziare queste attività con i cuccioli? La nostra piccola Kira ha solo 2 mesi…ma ci stiamo informando in anticipo, visto che è una delle cose che mio marito desidera tantissimo fare con lei, e se posso chiedere anche un consiglio su un buon centro…noi stiamo a roma, in zona boccea! Grazie mille e complimenti ancora per il sito e gli stupendi consigli…non mi stanco mai di leggervi! 🙂

    1. Ciao Tamara, beh, direi che ti stai muovendo per tempo!!! Scherzi a parte, ora la tua cucciola è davvero ancora troppo piccola per intraprendere qualsiasi attività. Se vuoi fare un percorso completo con lei ti consigliamo di cominciare frequentando un corso di puppy class attorno ai 4 mesi per farle imparare a socializzare bene con i suoi simili, dopodichè un corso di educazione di base che sarà fondamentale e propedeutico per qualsiasi tipo di attività vorrai intraprendere quando avrà superato l’anno di età. Noi siamo della provincia di bologna, perciò non sappiamo consigliarti un buon centro cinofilo a Roma, ma siamo sicuri che facendo una rapida ricerca su internet ne troverai in grande quantità. Il nostro consiglio in merito è di non fermarti al primo, ma di visitarne almeno 3, parlare con gli educatori e capire il loro metodo di lavoro e il loro livello di professionalità, dopodichè potrai decidere quello che ti avrà saputo ispirare più fiducia.

  4. Ciao! Vi ho già scritto altre volte e i vostri consigli sono sempre risultati molto utili! Perciò vorrei chiedervi ancora una cosa..io ho due cucciole, sorelle, che sono inseparabili, però spesso una è gelosa dell’altra e se inizio a giocare con una delle due iniziano a litigare, e diventa impossibile portare avanti qualsiasi gioco o attività (si azzuffano, si rubano i premi anche se gliene do uno per uno, saltano una sull’altra perché vogliono l’ “esclusiva”).. Che gioco mi consigliate di fare Che coinvolga entrambe alla pari? O è meglio dedicare tempo prima ad una e poi all’altra? Loro per il resto del tempo sono molto unite, giocano e se le separo iniziano a piangere..pero sono molto gelose l’una dell’altra..

    1. Ciao Sara, in effetti il comportamento delle sorelline è piuttosto logico, è normale che entrino in competizione se tu giochi con una escludendo l’altra e viceversa. Sinceramente non mi vengono in mente dei giochi che puoi fare con entrambe contemporaneamente e secondo me la cosa ideale sarebbe proprio dedicare del tempo singolarmente ad ognuna di loro, non solo per il gioco, ma anche per le passeggiate. Tutto questo per sviluppare in loro una certa indipendenza e l’una dall’altra e cementare la relazione di ognuna di loro con te.

  5. Ciao!
    Vivo a Milano e mi piacerebbe sapere dove si possono fare le attività di cui parlate.
    Avete indirizzi/scuole da suggerire?
    Grazie e un saluto a tutti.

    1. Ciao Ely, direi che a Milano e dintorni per quanto riguarda i centri cinofili hai solo l’imbarazzo della scelta, ma siccome la città è grande non possiamo suggerirtene uno in particolare. Ti basterà fare delle semplici ricerche per trovare le scuole a te più vicine! 🙂

  6. in effetti facciamo rally obbedience, quella con i cartelli dove è scritto cosa si deve fare. In futuro invece faremo un po’ di dog-dance, visto che nella nostra associazione abbiamo una brava istruttrice. Una cosa che Stella ha cominciato a fare da poco è che distingue i suoi simili in amici e non amici. Quando siamo a passeggio se vede da lontano un amico comincia a scodinzolare, se invece vede un nuovo cane, comincia ad ululare alla beagle, poi però quando siamo vicini li annusa, scodinzola, da leccatine all’amico/a. Insomma prima fa una gran confusione, poi tutta una festa

  7. anche io e Stella facciamo da un anno ( stella ha 21 mesi) agility e obbedience. La prima la fa con molto impegno, le va un po’stretta l’obbedience visto lo spirito libero dei beagle. Poi socializza molto con altri cani perchè quando sono al lavoro la porto all’asilo, così gioca. In tutti i casi la porto a casa ditrutta e affamata.

    1. Bravo Sergio, fai benissimo ad impegnare la tua Stella in diverse attività e a farla socializzare regolarmente con i suoi simili, sarà sicuramente un cane molto appagato e dal carattere equilibrato. Magari per assecondare un pò i suoi gusti puoi passare dall’obedience (che effettivamente è molto stressante e richiede un’altissima concentrazione e precisione nell’esecuzione dei comandi) alla rally-obedience che è molto più leggera e divertente. Pensaci! 🙂

  8. Ciao a tutti. Anche io vorrei avere un rapporto così con il mio cucciolone. Purtroppo, però, non riesco. Lui non vuole interagire con me. Quando siamo fuori, anche in giardino o luoghi recintati specifici per cani, lui è attratto dalle tracce e dagli odori specie di altri cani. Vorrebbe stare con altri suoi simili. In casa, io cerco di attrarre in ogni modo la sua attenzione o giocare con lui, ma dopo tre volte esatte, tipo gioco con la palla o tira e molla con la corda, lui si gira e gioca da solo. Rifiuta anche i biscottini o altri premi per cani, alimenti che da cucciolo adorava e veniva sempre da me per averli. Non so più cosa fare. 🙁

    1. Ciao Antonella, per poterti aiutare dovremmo tastare con mano la situazione, analizzare da vicino i comportamenti del tuo cane e la vostra relazione. Quello che possiamo consigliarti per il momento è di non mollare, di continuare a proporgli giochi diversi e a cercare qualcosa che gli piace davvero (premietti mooooolto saporiti, giocattoli particolari ecc…) in modo da far leva su questi per iniziare a svolgere delle attività con lui. Ad esempio se gli piace usare il naso puoi provare a nascondere per casa dei bocconcini o i suoi giocattoli e farglieli cercare, fargli seguire delle semplici piste olfattive che avrai tracciato tu stessa oppure proporgli semplici giochi di attivazione mentale, come quelli descritti nell’articolo Giochi di attivazione mentale fai da te. Se proprio non riesci a cavarne un ragno dal buco allora potresti rivolgerti ad un educatore o direttamente ad un centro cinofilo, così da farti aiutare da persone esperte a “capire” il tuo beagle e a trovare una chiave per entrare nella sua testa. 🙂

  9. Quanto è vero questo articolo! Io e Wendy facciamo agility e obbedienza… e lei è super concentrata x tutta l’ora…. e direi anche felice e appagata perché una volta salita in macchina crolla addormentata fino a casa!!!!